La pulsione creativa di Marco Dianese (come quella di molti artisti contemporanei suoi coetanei) parte dall’esigenza di coniugare l’esperienza del comune quotidiano con quella estetica, e dall’individuazione di principali esperienze sociali condivise che nella storia e nei popoli hanno trasformato un semplice atto di sopravvivenza in momento culturale. Come soggetto di questa esplorazione artistica l’autore ha scelto l’estetizzazione del cibo, con l’obiettivo di distribuire “bellezza” e suscitare “piacere”, un piacere e una bellezza che da momento intimo, strettamente privato e dato dagli occhi e dal palato personale, diventano momento di godimento culturale condiviso. Ecco dunque di scena il “cibo relax”.
La sua origine di “gourmet” italiano, la lunga residenza negli Stati Uniti d’America e il pluridecennale lavoro nel mondo del commercio del mitico “caffè espresso”, hanno permesso a Marco Dianese di mettere insieme competenze culinarie e notevoli conoscenze del mondo del “gusto”, ma non solo, tramite il contatto con le diverse realtà, lui ha soprattutto potuto studiare i comportamenti e i desideri delle persone e capito che, in casa o nei locali pubblici, la gente cerca in una tazzina di caffè o in una fetta di torta, conforti che vanno ben oltre alla “ricarica energetica”. In questo modo, la scelta delle ricette di dolci e bevande, individuate fra quelle della tradizione, la loro preparazione personale, la successiva presentazione, la degustazione insieme ad altri del “dessert”, la rappresentazione tramite foto stampate su vari materiali di supporto e contenenti la ricetta utile a una preparazione “perfetta”, costituiscono la sua attuale produzione artistica.
Come scrive Rosanna Boraso: “Il lavoro di Marco Dianese è un propositivo atto d’affetto, uno stimolo alla condivisione del piacere, al fare qualcosa di bello per sé stessi e per gli altri, a promuovere la propria fiducia, a scoprire l’incanto del lavoro ben fatto anche quando l’azione è volta a un atto apparentemente scontato come la preparazione del cibo. Le sue non sono, dunque, mere “ricette illustrate”, ma molto, molto di più, e chiunque ha la fortuna di partecipare alle sue performance o di visitare le sue mostre, entra decisamente in contatto con tutti i cinque sensi nella sua opera e, alla fine, può continuare la catena del piacere a casa propria riproducendo quanto gustato”. Al Twins Club 2.0 Art & Gym, Marco Dianese, oltre a opere classiche del primo periodo, presenta anche alcuni pezzi della più recente evoluzione come “Gingerbread House” e “Trifle”, che, in formato quadrato o quasi, abbandonano l’inserimento del testo della ricetta nell’opera.
L’evento, curato da Rosanna Boraso, è stato realizzato in collaborazione Stefano Bernardi, e con il concorso di: Associazione Juliet, Sara Residence e Azienda Agricola Sandi Škerk. . La chiusura della mostra è prevista per il 15 gennaio e sarà visitabile da lunedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00. Per ulteriori info: twinsclub2.0@gmail.com o 040 300241.
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