Da una espressione di Leonardo Sciascia tratta dal romanzo ‘Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia’ si evolve un’esposizione di arte contemporanea che non è, né vuole essere, una riflessione sulla società contemporanea, ma solo espressione artistica di tracce moderne. Saverio Feligini, Gigi Galli, Giulia Gellini, Daniele Misani sono i prescelti per tratteggiare una contemporaneità sempre diversa, tra tecniche disparate e geniali dove ricordi, sentimenti, punti di vista, visioni del mondo divengono espressione riflessiva e traccia concreta di un presente grandioso. Gli artisti sono rivelazione, voce, segno e linguaggio insieme; ‘Noi siamo quel che facciamo’, questa citazione, per eccellenza, rappresenta l’arte contemporanea, alta manifestazione del nostro presente, perché l’arte di oggi è l’unica che sappia ‘dire’ del nostro presente restando ‘un fatto’ che può detenere ‘contraddizioni, ambiguità, diversi e contrari’: la magia dell’interpretazione spetta solo all’osservatore, l’artista dal suo canto, si avvale di ogni mezzo per esprimersi: collage, materia, colori fervidi, il tutto all’insegna della concettualità. Non si può parlare di un confronto tra astrazione e figurazione, perchè questa esposizione va oltre, come ben si nota nella tecnica di Saverio Feligini che si avvale del collage in forma alternativa e mozzafiato, con precisione certosina inquadra opere sostanziali dal significato profondo dove i vari elementi si bilanciano e aleggiano in uno spazio ligneo, in continua ricerca di una loro posizione. Gigi Galli contrasta marroni bruni a rosa e blu in opere dal grande formato che divengono il mondo di ognuno in cui smarrirsi tra ricordi, immaginazione e pensieri. Quegli orizzonti graffiati sono traccia di un’arte sensibile, quasi curativa che vorrebbe migliorare il mondo. Giulia Gellini è un’artista figurativa fuori dal comune, non esiste iperrealismo tra i tratti gettati sulla tela dove, per magia, sembrano inquadrarsi personaggi e scorci alternativi tra colori sempre diversi affiancati con grazia suprema; Daniele Misani è arte che si installa dove frammenti di legno contornano soluzioni geniali dalla tecnica minuziosa ed imponente; nessuna convenzionalità o qualunquismo può essere pensato con Misani che sa sorprendere l’osservatore, incuriosirlo e lasciarlo di stucco per la genialità di una giovane mano laboriosa e maestosa.
Noi siamo quel che facciamo. Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario.
Leonardo Sciascia, Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia.
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kisses :)
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