Francesco Casolari (Bologna,1982) inizia ad incidere con la tecnica della puntasecca all’età di sei anni, incoraggiato dalla nonna materna. Si concentra fin dall’inizio sugli scenari urbani: scenette medievali, parigine o teatri dell’opera. A nove anni si avvicina alla tecnica dell’acquaforte, sempre rimanendo su scenari urbani iper-figurativi. Dopo un periodo di pausa, a diciannove anni riprende ad incidere, sempre su lastre di piccolo formato, ma la sensibilità estetica ed ideologica è diversa. Ha letto vari libri di semiotica, teorie neoplatoniche e tanti volumi di simbologia dell’arte. Si concentra su paesaggi futuristici, giungle incontaminate e città dal sapore antico attraversate da navicelle spaziali, vede che nel 3000 il futuro sarà roseo, positivo. Porta avanti la propria produzione e a ventuno anni inizia a lavorare con le gallerie d’arte. Si interessa alle teorie steam-punk, immaginando un mondo antico con tecnologie più avanzate delle nostre e costumi sociali e politici rinascimentali. In trent’anni di attività ha prodotto una decina di lastre durante l’infanzia e trentacinque lastre in età adulta. Ha partecipato ad oltre duecento mostre in giro per il mondo.
Amico personale della gallerista Maria Giovanna Ghirlandi della Salita Madeira, è molto legato alla sua città natale, Bologna, e raramente la abbandona. Attualmente concentrato nel suo lavoro e impegnato in un’indagine sugli aspetti sociali ed economici del capoluogo bolognese, spesso afferma, sorseggiando un caffè: «Io non viaggio molto, ma le mie opere viaggiano moltissimo!».
Alla Salita Madeira saranno presenti una serie di sue incisioni, per la prima volta esposte sull’isola portoghese. «Questa mostra antologica – dichiara Francesco Casolari – illustra pienamente il mio lavoro di incisore, più precisamente di acquafortista, basato sulla geografia urbana, sull’attuazione di una Imagines Mundi. La mia ricerca artistica si basa sulla costruzione di un Atlante immaginario della rete internazionale di metropoli che tengono in piedi il sistema economico e sociale del pianeta. Siamo ormai iperconnessi, tutto è istantaneo e molto veloce, le culture e i continenti si fondono in un turbinio di informazioni su moda, arte e design; non esistono più pause dal ritmo della vita. Queste città sono ormai laboratori sociali e di subculture costituiti da decine di milioni di cittadini. Ognuna di esse porta avanti un messaggio, uno stile di vita, e queste zone del mondo comunicano continuamente tra di loro, creando una classe sociale di persone che vive ovunque e in nessun luogo. Il futuro è già qui, lo stiamo vivendo».
In occasione del vernissage, previsto per martedì 28 dicembre alle ore 18.00, saranno applicate tutte le regole vigenti in materia di sicurezza stabilite dalla Regione autonoma di Madeira.
La mostra sarà visitabile di sabato con orario 17.00-19.00 oppure su appuntamento (T. 0039 3396111143, miaghirlandi@gmail.com. Per approfondimenti: www.lasalitamadeira.com, www.instagram.com/lasalitamadeira/.
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