L’esposizione, che sarà inaugurata in occasione della XXI edizione di festivalfilosofia, di cui BPER Banca è per il secondo anno consecutivo main sponsor, affronta il tema della “libertà” attraverso le opere di Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665), artista celebrata dai contemporanei e ricercata dai più grandi collezionisti del Seicento, capace di affermare la propria libertà e la propria autonomia professionale fondando la prima accademia d’arte per giovani donne in una società dove l’attività artistica era una prerogativa essenzialmente maschile e le donne erano relegate alla pratica delle “arti minori”.
«La sua vicenda di artista donna – spiega Lucia Peruzzi, curatrice e consulente di BPER Banca – è del tutto particolare e parte dalle lunghe pagine di elogi del biografo e mentore Carlo Cesare Malvasia per poi snodarsi tra realtà e leggenda nel mito della “vergine pittrice” nel brevissimo arco di tempo che le fu concesso di vivere. Elogi per il suo pennello virtuoso, per la sua maestria e per la sua rapidità (in soli dieci anni licenzia circa duecento dipinti); elogi per la sua cultura e per il via vai di clienti persi in sua adorazione nel vederla all’opera; ed elogi anche per le doti di donna devota e di onesti costumi che svolge i “femminei” servizi nella casa di via Urbana a Bologna. La morte precoce, misteriosa e improvvisa, la porta via a soli ventisette anni. Secondo la diceria popolare sarebbe stata responsabile una serva di casa gelosa di un innamorato di Elisabetta, in una suggestiva ambiguità che avrebbe portato la vicenda su una strada diversa da quella della storia dell’arte per farla diventare leggenda. Ma Elisabetta, che si è formata sotto l’egida stretta del padre Giovanni Andrea e che in vita viene celebrata come la reincarnazione artistica al femminile di Guido Reni, riesce a liberarsi dagli stereotipi e dagli schemi che rischiano di tenerla imprigionata e a superare il limite entro il quale avrebbe voluto tenerla il padre. Fa volare l’immaginazione e inventa un modo tutto suo di usare i pennelli, imparando a muoversi tra le squisitezze formali dei deliziosi “quadretti da letto” e la pittura più robusta riservata alle sue donne forti, da Giuditta a Dalila, da Timoclea a Porzia, nelle quali sembra proiettare la propria rivalsa di pittrice emancipata».
«Per il secondo anno consecutivo siamo main sponsor di festivalfilosofia, la principale manifestazione filosofica in Italia, a conferma dell’impegno di BPER Banca per la cultura. Con questa straordinaria mostra – afferma Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca – presentiamo il percorso artistico di una donna con una personalità eccezionale, una vera innovatrice nel panorama artistico del Seicento emiliano che è stata un esempio di libertà, capace di rompere gli schemi degli stereotipi di genere e delle convenzioni sociali e culturali di allora. La parità di genere, l’abbattimento di pregiudizi e barriere sono valori che BPER Banca promuove fermamente. Con “A pari merito”, il nostro programma aziendale di valorizzazione delle diversità e dell’inclusione, ci impegniamo per creare un ambiente aziendale che esalti i talenti dei singoli e, con queste iniziative culturali, anche a contribuire a generare un cambiamento sociale, perché siamo convinti che la riduzione delle disuguaglianze passi anche attraverso la diffusione di eventi culturali aperti alla cittadinanza».
La mostra si compone di quattro opere appartenenti alla collezione di BPER Banca e di cinque dipinti provenienti da collezioni private emiliane.
Il percorso espositivo parte dalle origini con l’opera “Amore dormiente” di Guido Reni, del quale è stato allievo Giovanni Andrea Sirani, padre di Elisabetta, rappresentato dal dipinto “La Terra dona a Nettuno i bulbi di tulipani”, entrambi appartenenti alla collezione di BPER Banca. La sua tecnica e i suoi insegnamenti vengono raccolti dalla giovane Elisabetta e li ritroviamo nei dipinti “Madonna che allatta il Bambino”, “San Giovannino nel deserto”, “Amor vincit omnia”, “Sacra Famiglia con Santa Teresa”, “Venere e Cupido” e “Circe”. La narrazione si conclude, infine, con l’opera “Sibilla” di Ginevra Cantofoli, allieva della Sirani.
La mostra è parte di un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di BPER Banca. Come dichiara Sabrina Bianchi, responsabile de “La Galleria. Collezione e Archivio Storico”, «L’arte è una forma d’espressione potentissima e da sempre portatrice di messaggi e di pensieri innovativi, capaci di attivare cambiamenti culturali e sociali. La mostra che oggi presentiamo è stata ideata a partire dalla parola chiave del festivalfilosofia, “libertà”, e ci offre l’occasione di esporre, per la prima volta nel nostro spazio espositivo, le opere di Elisabetta Sirani. Questa è la decima mostra organizzata dal 2017 nella pinacoteca di BPER Banca e, in questo modo, perseguiamo l’obiettivo di rendere fruibile e disponibile al pubblico il nostro prezioso patrimonio artistico, grazie a un programma di esposizioni dinamico e scientificamente di alto livello. La Galleria ci permette inoltre di dare voce alla mission della Banca, connettendoci alla cultura dei territori. Con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e archivistico possiamo far conoscere i valori che da sempre sono alla base della nostra azienda».
Nel rispetto della normativa vigente, per accedere agli spazi espositivi sarà necessario esibire il Green pass ed indossare la mascherina. La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta al pubblico fino al 14 novembre 2021, di venerdì, sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 14.00-18.00. Aperture straordinarie: venerdì 17 e sabato 18 settembre ore 10.00-23.00, domenica 19 settembre ore 10.00-21.00, sabato 2 ottobre ore 10.00-19.00. Catalogo disponibile in loco. Nel corso dell’esposizione sarà organizzato un evento digitale che tratterà il tema della “libertà” a partire dalle opere esposte. Per informazioni: T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.it, www.lagalleriabper.it, www.instagram.com/lagalleriabper/.
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