Psichic Tv ( vm edition vol II )
Mostre, Treviso, 29 March 2014
Psichic Tv ( vm edition vol II )
A cura di Associazione Decifra
in collaborazione con AltoLab
Sabato 29 marzo 2014
ore 18.00
Parco Padiglione Arte Contemporanea
Casier, Treviso
http://www.decifra.org/
1decifra@gmail.com

Decifra in collaborazione con Altolab e Chiara Massini presenta la quarta tappa di Psichic TV, rassegna di videoarte che negli scorsi mesi è stata presentata durante la 55th Biennale di Arti Visive e durante il Festival di Arti Sintetiche di Padova In(k)ubo a cura di Anna Z. Pezzin e Associazione Sonika.
Per questa edizione di Psichic Tv, ospite di Parco Padiglione Arte Contemporanea di Casier, vedremo dialogare i video degli artisti protagonisti con il progetto audiovisivo di B.C. (B.E.A&LeCri) all’interno dei salotti che accoglieranno il pubblico per scegliere il proprio palinsesto televisivo. Le due DJ veneziane propongono una rielaborazione in chiave elettronica dei temi del progetto Psichic Tv di Decifra. La live performance di B.E.A&LeCri è caratterizzata da campionamenti di tracce sonore e visive in cui la mutazione e la contaminazione tra il sound astratto e minimale e immagini ispirate alla storia dell’arte, della musica, del teatro e della danza contemporanea raccontano la relazione che intercorre tra corpo e macchina, tra il battito cardiaco e il bit.
Il progetto Psichic TV pone l’attenzione sulla comunicazione coatta dei media, innescando un cortocircuito tra contenitore e contenuto, evidenziando l’importanza del messaggio sul mezzo attraverso la ricerca degli artisti protagonisti di questa edizione. Il nome della mostra prende ispirazione dal gruppo di Genesis P. Orridge artista transgender che opera nella commistione dei messaggi video, performativi e musicali, seguendo la tendenza alla mutazione e al cambiamento nell’arte come nell’ identità.
Psichic TV è una opera Noise dove dal rumore della contemporaneità gli artisti riempiono di significato il palinsesto televisivo attribuendogli una nuova dignità di genere.

Psichic TV:

Alessandro Bavari
Alice Grassi
Aurora Meccanica
Elisabetta Di Sopra
Izabela Oldak
Manuela Macco
Massimo Spada
Maya Quattropani
Michela Depetris
Nicole Riefolo
Valentina Maggi
Yael Plat
Francesca Arri
Cinzia Ceccarelli
Debora Fede
Matteo Vettorello
Valentina Calzavara
Live set B.E.A&LeCri
Visual set BURLY

Le opere che si articolano nel palinsesto di Psichic TV sono video che trattano diversi argomenti ognuno attraverso un proprio linguaggio spaziando dall’animazione alla performance, passando per la sperimentazione multimediale, il racconto e il minimalismo concettuale.
Gli artisti partecipano al progetto raccontando momenti diversi della realtà contemporanea ognuno attraverso il proprio occhio a volte critico e concreto altre poetico e surreale.
Alessandro Bavari in Metachaos rappresenta gli aspetti più tragici del genere umano in un’opera di raffinata animazione computerizzata: un iperuranio ostile e decadente dove una fortezza in movimento perpetuo, domina il paesaggio a difesa di una dimensione parallela tanto armonica quanto fragile minacciata da un orda mutante che come un virus vuole rovesciare l’esistenza verso l’involuzione. Al contrario Alice Grassi immerge il nostro sguardo nella pace eufonica della creazione con Spanish Moss, nome di una pianta epifita, cioè senza radici sotterranee, che vive in simbiosi con l’albero che la ospita; la pianta circonda i volti e i gesti fisici di due donne di generazioni diverse, facendo evolvere in ciclo emotivo un dialogo ancestrale dai toni austeri e soavi ritmata da un sofisticato tappeto musicale. Anche Izabela Oldak in Wild Self. Birth of the first Shaman ci riporta alle nostre origini primitive: grazie ad una danza, un rito antico ci ricorda quando l’uomo riusciva ad essere in contatto con gli elementi all’interno della natura in armonia con le energie del creato; fa eco Matteo Vettorello che associa la figura dell’artista a quella del contadino in Paesaggio immaginario, Overdose dove il gesto della semina viene sostituito dalle sgocciolature di colori tossici, diventando atto di denuncia, un dripping che avvelena la terra nostra madre e fonte di sostentamento, danneggiata da una globalizzazione che ha portato al collasso migliaia di aziende agricole del nostro Paese. Gli artisti ponendo il loro sguardo sulle problematiche di questa particolare attualità che vede la nostra generazione in stallo, evidenziano l’ insicurezze della società, partendo da quello che una volta veniva chiamato diritto: Valentina Maggi compie un viaggio nella memoria rievocando presenze in un luogo ormai solitario e abbandonato al degrado in Demasiado Polvo opera di protesta contro la distruzione della “città giardino della Gerencia”, rientrata, a seguito di anni di abbandono, in un progetto di speculazione edilizia. Anche Yael Plat con Entropia ci regala un analisi poetica e immediata sulla precarietà della Casa vista come luogo di origine, sia dal punto di vista famigliare che territoriale, base importante nell’esistenza resa labile dalla società contemporanea. La condizione umana viene così scossa vedendo cambiare le proprie priorità e i propri bisogni adattandosi ai tempi esprimendo necessità diverse e nuovi malesseri, Massimo Spada frazionando il monitor in un piano liquido e nel suo riflesso allude ad un disturbo somatico originato dalla psiche descrivendo l’uomo nella sua natura: inscindibile unione di corpo e mente. Il collettivo AuroraMeccanica ci racconta Il mondo di Lorenzo in un video in tre tempi che indaga la percezione del mondo attraverso gli occhi di un bambino autistico: Lorenzo ci prende per mano per introdurci nel suo mondo sensoriale, livello altro di comunicazione, trasmissione del messaggio che prescinde la parola come nel video di Elisabetta Di Sopra, Con_Tatto dove complicità e affetto passano attraverso il rapporto di una coppia e le loro carezze entrando in pochi secondi in empatia con lo spettatore, mentre Maya Quattropani instaura un dialogo con l’uomo più importante della sua vita, usando la saliva: sputandosi in faccia padre e figlia esprimono i loro dialoghi mancati in un capitolo di Body Fluid Project Saliva progetto in cui l’artista analizza la comunicazione attraverso i fluidi corporali. Le relazioni che intercorrono tra diversi individui cambiano i modi di esprimersi e il tipo di informazione che si vuole trasmettere; la distanza che manteniamo dal prossimo e a volte da noi stessi, compromette inevitabilmente il senso del messaggio e a volte l’esistenza stessa di comunicazione: Francesca Arri ribalta il rapporto di dipendenza che intercorre tra il corpo e le sue rappresentazioni ne Gli Inseparabili dove l’ombra prende il sopravvento sul suo padrone svincolandosi dal ruolo di clone intraprendendo un particolare corteggiamento, mentre Manuela Macco descrive la fragilità dei rapporti in Thread : attraverso l’invisibilità e la precarietà di una costruzione effimera ci regala la delicatezza di un attimo che sfugge al battito delle palpebre. L'attesa del ritorno di un amore si può trasformare in ossessione nell’opera di Cinzia Ceccarelli, La pazienza di Penelope, dove il nostro sguardo si perde tra le onde che vanno e vengono rievocando il gesto compulsivo di tessere per poi disfare di Penelope, in attesa di scorgere tra le onde del mare l’arrivo di qualcuno o qualcosa. L’immagine iconografica è uno dei messaggi più incisivi ed efficaci al fine di esprimersi compiutamente attraverso un codice simbolico base del nostro alfabeto culturale: Nicole Riefolo trasporta semanticamente la fascinazione e la mostruosità violenta della religione costruendo, L’ Ipermartire assemblaggio animato dei poteri dei Santi Cattolici; mentre Let the sunshine in di Michela Depetris fa parte di un progetto di performance, video e fotografia polaroid, iniziato nel 2010 in spazi pubblici e privati nato dall’ossessione dell’artista per l’immagine del Sacro Cuore legato, in questo caso, allo scandire del tempo che passa attraverso lo scorrere dei cicli vitali modulati dal battito del prezioso muscolo. Il segno essenziale di Valentina Calzavara viene animato in Gola dove l’umorismo delle tavole e i suoni onomatopeici ci regalano un momento di leggerezza con evocazioni musicali del cinema d’animazione del passato. Il messaggio è cifrato nel video di Debora Fede, εύρεση του χρόνου (év̱resi̱ tou chrónou,il tempo ritrovato) che esamina le molteplici rappresentazioni dello stesso arco temporale attraverso il riflesso del vetro di un autobus che ad un occhio attento, svela lo scorrere del paesaggio opposto riproposto poi dall’artista a ritroso nel tempo, soffermandosi su quei momenti del quotidiano che scorrono senza un apparente senso.
Psichic TV è un opera corale dove gli artisti con le loro opere prestano un servizio a favore dello spettatore aprendo interrogativi su argomenti differenti, insinuando dubbi e curiosità, dandoci modo di provare interesse, toccandoci grazie all’appetibilità del messaggio.

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