sabato 31 agosto, ore 21.30
live concert , di Renato Cantini e Claudio Ingletti
a cura di Carla Paiolo-Disambigua ArtSpace
Caffè degli Artigiani, Via dello Sprone 16, 50125, Firenze.
=694;
La musica. Il vento. L’aria. L’emozione condivisibile, l’idea di una zona circoscritta che non iscrive, ma scrive. Scrivere è fermare un pensiero, e il valore che gli diamo o con il quale lo sosteniamo è gesto e segno insieme. Se non rimane privato, sappiamo sarà decodificato con metri di misura che non sono i nostri, libera interpretazione, come natura vuole sia.
E la natura, prima ancora dell’artefatto, ci presenta un modello di esterno e interno per ogni essere o cosa abbia un corpo, una vita, e questo consente un passaggio.
La musica è una forma di vita meravigliosa, segue e si evolve seguendo il tempo, i tempi, scandisce, prende dal rumore e dal vento, è esternazione dell’anima e immersione nell’ascolto.
InterValue Live, è un segno, per mano di Renato Cantini e Claudio Ingletti. Un concerto che, dall’interno dello spazio nel quale si svolge, attraversa concettualmente le mura indagate da un pensiero, il cui fine è dire ed aprirsi alla visione dell’altro.
Disambigua ArtSpace presenta InterValue Live, pensando all’idea di varco, di un collegamento sonoro, dove la fine di qualcosa è un inizio, di altro.
InterValue Live sarà un evento in contemporanea e sulle corde di ‘The past is not in my hands’ di Giorgia Valmorri, progetto site-specific pensato per Firenze, a cui seguirà una residenza d’artista presso New York City.
Se ‘il passato non è nelle mie mani’ com’è stato affermato, nelle nostre mani sentiamo un presente complesso, di cui non abbiamo soluzioni, ma del quale distinguiamo delle costanti. Così ritorna l’idea di un corpo sonoro in viaggio e quella di casa che pensiamo di indossare esplorando.
Cantini ed Ingletti conoscono bene l’aria, soprattutto quella necessaria a un respiro che include un’emozione. Nella pratica la controllano e la misurano, consentendo così ai loro strumenti di svolgere la propria funzione e di farci immergere in una materia aleatoria, dove poter stare nella condizione di ascolto.
Cantini alla tromba, computer ed effetti ed Ingletti al sax.
Perché un luogo è anche chi lo abita o transita per un momento, ma chi lo muove facendo merita tutta la nostra attenzione.
Commenti 0
Inserisci commento