Nelle tele in esposizione comuni scene di vita urbana servono a rappresentare l’odierna vitalità caotica e nevrotica delle città, ma sono soprattutto un pretesto per evidenziare lo straniamento dell’individuo nella realtà contemporanea e lo spaesamento dei luoghi di passaggio. Tutte le opere vedono il perpetrarsi di una contrapposizione tra l’uomo e la macchina all’interno dello spazio urbano, la quale è messa in risalto dalla differenza di stile pittorico con cui sono delineate le automobili e la segnaletica stradale, dipinte a tutto pieno, e le figure umane, disegnate solamente nei loro contorni. L’uomo, tra strisce pedonali, semafori, lavori in corso e le tante continue trappole messe in atto dal traffico, appare disorientato e quasi rassegnato ad una quotidiana condizione di anonimato e marginalità.
Attraverso questo ciclo di opere Cristina Caimi esprime quindi un malessere, proprio e non solo, nei confronti di una società nella quale è difficile riconoscersi e dalla quale ci si sente oppressi. Talvolta però si riesce a scorgere nel quadro qualche indizio di una ritrovata leggerezza, di chi ha raggiunto una saggia consapevolezza e accetta il mondo così come viene, nella convinzione che l’uomo sia migliore di ciò che sta esprimendo oggi.
Nata a Milano nel 1970, Cristina Caimi si è diplomata in grafica presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Dopo anni di insegnamento nell’ambito del settore pubblicitario, dalla progettazione grafica al disegno tecnico fino alla creazione di siti web, nel 1998 inizia a dare più spazio alla propria espressività, dedicando la maggior parte del suo tempo alla pittura, sotto la guida del maestro Vanni Saltarelli. Dal 2003 partecipa con le sue opere a concorsi d’arte e a innumerevoli mostre collettive in tutta la Lombardia, ma anche in Svizzera e Francia. La sua più recente personale, risalente al 2009, si è svolta presso il Palazzo Comunale di Asso (CO). Nell’ultimo periodo prende ampio spazio nella sua ricerca artistica l’utilizzo di resine epossidiche, che le permette di ottenere un’originale combinazione di forme e colori.
La mostra “Trappole urbane” sarà visitabile tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 o su appuntamento al numero 0343 53015. Saranno esposti anche i quadri materici in resina.
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