Andy Warhol, l’arte e la visione di un’icona qual è Marilyn Monroe, star di Hollywood e donna forse mai capita fino alla sua morte, avvenuta nel 1962, ancora avvolta nel mistero. “Warhol & Marilyn”, a cura del critico d’arte Andrea Barretta, per raccontare l’America degli anni Sessanta nel processo warholiano di democratizzazione dell’arte.
In mostra una Marilyn non più irraggiungibile ma che tutti potremmo “avere” attraverso la tecnica serigrafica da fotografie solarizzate e anche ritratti manipolati con il processo di viraggio, in repliche diverse tra colori che si fanno luce sul volto di un’immagine della bellezza, destinata a essere con Warhol protagonista della Pop Art. Uno dei momenti più significativi dell’arte moderna che apre al contemporaneo e che ancora oggi influenza.
Marilyn di tutti i colori, volti sorridenti e affascinanti, per momenti quasi ossessivi di Warhol nel fissare una celebrità nel tempo e nel tempio dell’arte universale, in questa mostra alla “Galleria ab/arte” di Brescia che veste le pareti delle sale di glamour mettendo in scena la razionalità estetica di un grande artista del XX secolo.
Un percorso espositivo, allestito da Riccardo Prevosti, tra immagini sfavillanti e il genio di Andy Warhol che stravolse le regole della pittura, nel riprodurre soggetti su carta e tele, e la volontà di ripetere con rapidità come nuovo approccio all’arte visiva, prodotti in un desiderio di massa.
“Particolarmente suggestiva - spiega il curatore Barretta - la mostra in uno sguardo d’insieme e nei dettagli come per la prima opera di Warhol che riprende Marilyn da una foto pubblicitaria in bianco e nero dal film ‘Niagara’ del 1953. In un tributo che avvicina ancora di più il pubblico all’arte pop e a un mito senza tempo, seduttivo e parte dell’immaginario collettivo di chi l’ha amata nei suoi film”.
La rassegna presenta sedici Marilyn di Warhol, anche di grande formato, in un’ampia gamma cromatica in grado di evidenziare le sfumature di un sorriso, sempre in primo piano, di cui dieci richiamano l’installazione che presentò nel 1967 in quadrati che ha lasciato senza spazi intorno, esposta alla “Andy Warhol Foundation” di New York. Una delle più famose e citate dell’artista americano per la ricchezza cromatica da serigrafia a serigrafia, dai contrasti complementari di colori quali il blu, il rosso, il verde, l’azzurro e il rosa. Inoltre altre sue opere simbolo come la “Campbell’s soup” e “Topolino” dalla “Galleria Leo Castelli” di New York, poi il “Leone” del 1975, con firma autentica, e la copertina dell’LP Aretha Franklin.
Un’occasione per entrare nella “Pop art” e per ripercorrere la vita e l’avvenenza della donna Marilyn - più che diva - che ha saputo andare controcorrente, simbolo di un’epoca e di una trasformazione sociale, scomparsa all’età di 36 anni ... e che amava l’arte, il nostro Rinascimento e Rodin, con una propria collezione in un suo intimo aspetto che pochi conoscono, compreso quello di essere stata una pioniera dell’emancipazione femminile.
Con ingresso gratuito dal giovedì al sabato 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30
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