Amor gentil signore
Mostre, Brescia, 20 February 2016
“Amor gentil signore” è il titolo della mostra a mia cura che sarà presentata sabato 20 febbraio alle ore 18 negli spazi della Galleria ab/arte di Brescia (Vicolo San Nicola 6) che coronano il mio studio professionale come palestra di esperienze culturali dove reperire percorsi creativi nell’arte di comunicare. Ad essere esposte sono opere di Luigi Tessoni (Parma 1929 - 1988), accostate a poesie d’amore del Trecento di: Francesco di Vannozzo, Matteo Correggiaio, Matteo Frescobaldi, Sennuccio Del Bene, Simone Serdini, in un itinerario messo in scena da Riccardo Prevosti. Un’occasione per ammirare i volti di donna disegnati da Tessoni e per avvicinarci a un periodo fiorente per la letteratura italiana, con Petrarca considerato, per “splendore dello stile” e “misura ne’ sentimenti”, il primo “artista”.
Affermato artista, fra tradizione e innovazione, con una notevole attività in Italia e all’estero, Luigi Tessoni ha vissuto il suo cammino artistico tra Milano e periodi di permanenza in Svizzera, Francia e Germania, con mostre di successo fino alle importanti personali di Parigi e di New York. Si è occupato anche di scenografia per il Teatro Regio di Parma con i costumi e le scene di “Otello” (1982), e di cartellonistica con soggetti musicali: Wagner e Toscanini per l’Orchestra Sinfonica Emilia-Romagna, Liszt per il concorso pianistico Mario Zanfi.
Tessoni ha fatto parte della “Nuova Figurazione”, e la mostra ne presenta un passo come appartenente a questo gruppo artistico che sul finire degli anni '50 nasce dall’informale per recuperare il dato figurativo appiattito dall’astrazione e dalla Pop Art che di lì a poco sarebbe arrivata a dominare l’esperienza di molti artisti. In questa esposizione, infatti, ci sono le istanze del realismo alla metà del Novecento, comuni a Giacometti e Vespignani, con l’autonomia della poesia nella sensibilità di un tema - l’amore - come iconografia d’incontro tra l’artista e i versi destinati a un colloquio nell’urgenza di una contemporaneità da rivalorizzare. Ecco, dunque, la “figurazione” per comunicare la prospettiva di un ordine esistenziale necessario nella libertà dell’arte, e la “poesia” che nei secoli rimane uguale a se stessa quando è maestra di vita nella lezione dell’umanesimo in cui tutto diventa speranza, mentre oggi assistiamo a una sorta di ricerca nichilista nello sconforto che travisa anche l’amore.
La mostra sarà visitabile fino al 26 marzo dal giovedì al sabato ore 9.30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 con ingresso libero.

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