Mostre, Milano, 14 September 2015
onti, hamburger, vetrate, ordinati carrelli del supermercato, torri, campi di grano, immondizia e poi piazze assolate, pescatori, grattacieli. Uno dietro l’altro, sembrano senza alcun ordine. E poi piccole figure che si allontanano, pensierose, staccate dalla realtà: nemmeno sopraffatte, ma semplicemente immerse nel chiarore abbagliante di un nulla, verso cui tutto l’insieme rutilante di sollecitazioni sembra spingerle. Le opere di Falsaci catturano la natura, il suo scorrere in tempi differenti da quelli umani, ma anche sono capaci di fissare modelli artificiali, veloci, travolgenti, in cui la ricchezza più totale diventa vuoto. Come l’effetto ottico della ruota in cui sette colori, girando velocemente, si sciolgono in un bianco totale, così Massimo Falsaci, nel suo percorso “CONTRO NATURE”, ci chiede di dare un senso a quel vorticare infinito: sappiamo ancora riconoscere i colori della natura e le conseguenze del nostro agire? Dal vuoto che a volte riusciamo a creare attorno a noi...il troppo e il niente, l'essere alla massima potenza e l'annullarsi...due incredibili modi di interpretare l'essenza delle cose, quello della natura e quello dell’uomo, a volte capace di scorrere insieme altre volte di muoversi in sensi contrari...due nature contro…spesso ognuna di esse un vero e proprio essere "contro natura”, l’una per l’altra.
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celeste,
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