Mostre, Milano, 14 November 2013
RossoSegnale è un luogo di accumuli, di storie narrate attraverso oggetti, che, testimoni silenziosi, hanno attraversato tante vite. Sono oggi il medium per ricordarci non solo le persone che li hanno posseduti, ma più in generale, mode e modi di vivere, perdite, melanconie, ritorni impossibili.
Simona lavora nello stesso modo: Il corpo è anche memoria. Nelle pieghe e nelle piaghe, nella raccolta di gravità, che lo modifica, il corpo scrive su stesso le storie cui ha partecipato.
Il corpo di Simona, è anche un corpo collettivo che ogni giorno sostiene ruoli che sono universali: Ofelia è un abbandonarsi (ma nella vasca del bagno, senza più forze per rialzarsi, per affrontare la quotidianità).
Penelope è sezionata dentro cubi di acciaio, parti di corpo che sostengono lo sforzo di tessere e di disfare, all’infinito, un eterno lavoro, senza alcuna possibilità o aspettativa di gratifica.
E’ un corpo che, anche, subisce distorsioni, sezioni, ci rammenta altre situazioni, purtroppo anche queste universali, del ruolo subito dalla donna.
E poi il corpo, prima solitario, si arrende, finalmente, alla vita e si alleggerisce aggiungendo a se stesso altri corpi, figli, partner, quindi altre memorie presenti, ma che saranno col tempo future e poi passate.
E’ un arte totale quella di Simona, che si infonde e diffonde di vita. Nelle installazioni, come nei quadri, nei cuscini e nei poster, il corpo è la superficie di lavoro, su cui lo scorrere agisce. Il suo mondo è un INTERNO CON VISTA, privilegiata, verso l’esterno...o magari il suo contrario, per noi che lo osserviamo.

Commenti 1

Mirta Vignatti
11 anni fa
Mirta Vignatti Artista
AUGURISSIMI!!!

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