Wormhole - Laurina Paperina, Albert Pinya
Mostre, Giussano, 19 December 2018
Se “nella relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo” (S. Hawkins), allora qui di misure spazio temporali ne esistono due precise, che viaggiano in parallelo: quella di Paperina e quella di Pinya. Due mondi diversi, ma visivamente simili e in armonia tra loro.

Il dialogo ha inizio e lo spettatore deve essere preparato: Laurina Paperina e Albert Pinya realizzano la prima mostra insieme. I due artisti interagiscono l’uno con l’altro, dialogando attraverso una commistione di simboli ripresi dai propri mondi con dissacranti ironie, colori e forme strabordanti, personaggi ricorrenti e riconoscibili, strutture architettoniche e naturali da sfondo a una battaglia pop.

Paperina e Pinya si scambiano i panni, con un’ironia e rispetto partiti da una lunga amicizia, attraverso riprese di stili, diversi, ma riconducibili a uno stesso gusto visivo, minuziosamente raffinato e falsamente piacevole nei soggetti, perché molto critico. Laurina rielabora Pinya e Pinya riprende Paperina. E viceversa.

Albert ha un’attitudine rivolta al futuro, mentre Laurina gioca sul passato e presente, grazie ai rimandi con cui è cresciuta. I due artisti sono stati invitati da Rossella Farinotti e Martina’s Gallery a intervenire, per una visione inedita e sorprendente, su opere realizzate a quattro mani, sia tele che carte, con l’aggiunta di tre sculture di Pinya, realizzate ad hoc per la mostra italiana, cinque grandi lavori di Paperina e una serie di serigrafie a edizione limitata - dove hanno giocato con serietà adempiendo a una sfida.

I personaggi reali e fittizi estrapolati dai mondi del fumetto, del cinema, dell’animazione, o anche dal sistema dell’arte o del background culturale in cui la generazione italiana degli anni ’90 è cresciuta, tipici dell’opera di Paperina, si attivano mescolandosi sugli sfondi di Pinya che, attraverso una pittura consapevole, densa e ben definita, dribbla i colpi mettendo a disposizione forme, geometrie e simboli dipinti con consapevolezza.

La sfida è aperta. Almeno quella per gli occhi, che, passo dopo passo, in mostra scopriranno tutti questi elementi, le loro narrazioni e lo sviluppo di stili racchiusi in questi micro-mondi realizzati in diverse dimensioni.

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