Antonello Morsillo artista ed operatore culturale è definito “suridealista” perché le sue opere esprimono fervori sociali rappresentati all’interno di scenari onirici. I simbolici squarci ispirati alle “macchie” di Rorschach, si stagliano dall’immagine rappresentata, la “perforano” in profondità e suggellano la sua identità artistica. La sua urgenza è rivendicare attraverso l’arte, importanti tematiche sociali perché ritiene che l’arte possa e debba far conoscere alcune significative realtà. Diplomato a Roma in grafica pubblicitaria, disegno e pittura grazie all'esperienza quadriennale con la SonyBmg, si afferma come illustratore. Numerose le sue opere apparse su copertine di cd, libri e riviste per Mina, Milva, Patty Pravo, Rettore, Luigi Tenco e Renato Zero. Dal 2011 con la mostra Svestiti di carne i martiri del pensiero focalizza il suo percorso artistico e offre il suo contributo verso tematiche sempre più rivolte al sociale. Ipazia, Giordano Bruno, Gandhi sono solo alcuni dei personaggi rappresentati in tredici anni di attività. L'ultima sua mostra Shoah i risvolti del pregiudizio è dedicata alle vittime dei campi di concentramento. E' un ulteriore segmento che identifica la personalità di questo autore che, dopo la Laurea in Lettere, approfondisce a Roma i suoi studi universitari in biblioteconomia e in filosofia e svolge periodicamente conferenze sui personaggi immortalati nelle tele. Ritiene infatti che le sue creazioni artistiche possano fondersi alla comunicazione propria di un operatore culturale. Un ruolo che da anni svolge nella Capitale. In occasione del quarantennale dalla morte di Pier Paolo Pasolini sviluppa un tracciato composto da tre incontri che presentano il grande intellettuale dal punto di vista poetico, cinematografico e pittorico.
Antonello Morsillo artista ed operatore culturale è definito “suridealista” perché le sue opere esprimono fervori sociali rappresentati all’interno di scenari onirici. I simbolici squarci ispirati alle “macchie” di Rorschach, si stagliano dall’immagine rappresentata, la “perforano” in profondità e suggellano la sua identità artistica. La sua urgenza è rivendicare attraverso l’arte, importanti tematiche sociali perché ritiene che l’arte possa e debba far conoscere alcune significative realtà. Diplomato a Roma in grafica pubblicitaria, disegno e pittura grazie all'esperienza quadriennale con la SonyBmg, si afferma come illustratore. Numerose le sue opere apparse su copertine di cd, libri e riviste per Mina, Milva, Patty Pravo, Rettore, Luigi Tenco e Renato Zero. Dal 2011 con la mostra Svestiti di carne i martiri del pensiero focalizza il suo percorso artistico e offre il suo contributo verso tematiche sempre più rivolte al sociale. Ipazia, Giordano Bruno, Gandhi sono solo alcuni dei personaggi rappresentati in tredici anni di attività. L'ultima sua mostra Shoah i risvolti del pregiudizio è dedicata alle vittime dei campi di concentramento. E' un ulteriore segmento che identifica la personalità di questo autore che, dopo la Laurea in Lettere, approfondisce a Roma i suoi studi universitari in biblioteconomia e in filosofia e svolge periodicamente conferenze sui personaggi immortalati nelle tele. Ritiene infatti che le sue creazioni artistiche possano fondersi alla comunicazione propria di un operatore culturale. Un ruolo che da anni svolge nella Capitale. In occasione del quarantennale dalla morte di Pier Paolo Pasolini sviluppa un tracciato composto da tre incontri che presentano il grande intellettuale dal punto di vista poetico, cinematografico e pittorico.
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