“PERSONALE DI PITTURA CONTEMPORANEA”
PALMENTO DI RUDINì
03.08.2013
“Contrapposizione ad un’Arte istituzionale inserita in margini e correnti ben precise.”
Questa è Daniela Lorefice, così definita da Sergio Gabriele sul sito di “Femminart”.
L’artista si pone in modo innovativo e inedito rispetto alla nuova geometria delle espressioni dell’ Arte Pop, superando gli elementi tipici di memoria dadaista e surrealista, rappresentando un concetto di stesura dell’opera che diventa sovrapposizione di strati, mescolanza dei ruoli tipici che la cultura ha generato nel tempo.
L’opera di Daniela parte da ciò che l’artista stessa definisce ILLOGICO CONCETTUALE, un trito di elementi, una sorta di frullatore del pensiero atto alla rielaborazione e re-istituzione del significato intrinseco stravolto.
Molto presente nella sua opera la scrittura, autenticazione di stili e correnti storiche assemblati secondo un preciso percorso, una specie di deriva anarchica del POP, che concorre al medesimo risultato di armonia grafica e pittorica, accezione autenticamente popolare del POP.
Innovazione nell’opera dell’artista è da ricercarsi nella TRASVERSALITA’, una contaminazione, che è mutamento, nell’opera stessa, di più linguaggi, è reiterazione (ripetizione) di simboli, inversioni di forme che diventano anche segni e viceversa, un’implosione di colori che si fanno storia evasa e poi riattribuita. Significati e segni che si fanno beffa delle convenzioni, provando duramente la capacità di un sistema statico, nelle sue acquisizioni, in un cubo di Rubik che vede la soluzione nell’uso casuale delle rigide regole e non nella ricerca di una formale uniformità del colore. L’opera della nostra artista si snoda attraverso tre punti principali:
- DECONCETTUALIZZAZIONE ovvero uso della scrittura in piani e forme nuove, in una ripetizione irregolare di moduli ordinati;
- COMPOSIZIONE che è frutto del suo contrario cioè di una “anarchia visiva” che porta ad una congruità di proposte poggiati su atteggiamenti di rivoluzione del tradizionale ordine culturale del Linguaggio, in una nuova “visibilità” dello stesso;
- STRUTTURA elemento fluido, liquido dell’intera opera dell’artista.
Ogni opera di Daniela Lorefice è un mare in cui navigare spinti dall’innovativa brezza della casualità illogica attraverso le sue espressioni sognanti di ESITENZA e RESISTENZA all’omologazione, interpretando l’arte come sentimento, generazione nuova cosciente e, al tempo stesso, conservazione del pensiero nell’origine, in una sopravvivenza che sia degna del SEGNO e del COLORE.
Presentazione di Denise Cultrera
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