BRUNO CARATI - Antologica dal 1954 ad oggi
Mostre, Milano, 06 November 2013


Vernissage Mercoledì 6 Novembre - Ore 18


SALONE BERNINI: Esposizione di oli su tela

SALETTA GUTTUSO: Esposizione di vetrate e acquarelli

SPAZIO MIRO’: Esposizione di oli su giornale

SALA EUROPA: Esposizione di dipinti di ricerca


Galleria Sabrina Falzone
DAL 6 AL 20 NOVEMBRE 2013
Via Giorgio Pallavicino 29, MILANO
Orari di visita: da martedì a venerdì dalle ore 16:00 alle 19:00;
sabato mattina dalle ore 10:00 alle 12:00. Chiuso lunedì e festivi
www.galleriasabrinafalzone.com



Saggio critico su Bruno Carati

L’inedita esecuzione artistica di Bruno Carati attesta che la pittura è una straordinaria forma di comunicazione, percorribile al di là del mero linguaggio verbale. Attraverso l’immagine l’artista si esprime in modo immediato e sincero, senza maschere sociali.
L’arte del maestro lombardo si rivolge a tutti, grazie alla rappresentazione figurativa e alla sua sobrietà narrativa. Sulla tela egli trasferisce i suoi sogni, i desideri e i ricordi, viaggiando attraverso una dimensione onirica, avulsa da sentimenti di angoscia e tensione. Tutte le sue opere trasmettono, infatti, un senso di assoluta serenità, di pace attesa e trovata. L’atteggiamento serafico di Carati si manifesta nel languore atmosferico di tanti suoi paesaggi, nel tepore dei colori e nella quiete della stesura pittorica.
La patina dorata del tempo avvolge l’intera produzione ad olio del maestro milanese, caratterizzata da un nobile silenzio. L’equilibrio luministico, l’armonia della pennellata e il gentile accostamento delle gradazioni tonali conferiscono alla composizione un senso di assoluta ponderatezza.
Se da un lato la produzione su cartone è intrisa di brio grafico, essendo connotata dalla gioia della sperimentazione, dall’emozione del movimento nonché da un concerto di colori, dall’altro negli oli si ravvisa un ritmo più pacato tendente ad una raffigurazione più statica dei luoghi cari al maestro.
Guardare, osservare, vedere è il primo passo per comprendere il mondo: così i pensieri di Carati diventano dapprima intuizione visiva e successivamente idioma, creando un nuovo codice espressivo basato su segni e significati.
La vita di Bruno Carati è sempre stata considerata una “bella favola”, circondato dall’affetto della moglie Angela, del figlio Manuel e oggi anche della nuora: è una storia toccante di amore, che parla del vero senso della famiglia, della solidarietà e di quei valori meravigliosi, di cui oggi la società è magra. Tre con una mano sola” è il titolo di una nota rappresentazione teatrale, dedicata alla vita di Carati, che racchiude un profondo messaggio: essere protagonisti attivi della propria vita e padroni di vivere una fiera esistenza, anziché restare vittime inermi di una “diversa abilità”, perché guardando i quadri di Carati la natura, in qualsiasi forma, è di incomparabile bellezza.
Attraverso la pittura, il maestro pone una riflessione sul sacro dono della vita: essa va amata e vissuta pienamente dal primo all’ultimo giorno. Questo è un grande insegnamento che prescinde dall’aspetto meramente artistico.
Conoscendo lo spirito di Bruno Carati verso la vita, si comprende meglio l’iconografia dedicata alla natura: il genere paesaggistico viene rivisitato dal pittore con un nuovo sguardo introspettivo, tendente alla sintesi.
La ricercata pittura dei luoghi tanto amati dal maestro, dei cieli sconfinati e delle terre meste rievoca l’armonia verso il cosmo. Rare sono le figure perché si tratta di un linguaggio artistico dal messaggio universale: questo spiega l’esodo dal quotidiano e l’assenza di collegamenti con temi attuali. Indagando lo spazio (i luoghi) e il tempo (la memoria), Bruno Carati crea un mondo ideale dalla parvenza sognante connotato da una spiccata edulcorazione della realtà.
Come un mondo dorato immerso in un’aurea fiabesca, il suo racconto pittorico rivela l’atmosfera dell’inconscio, l’ironia e l’inno cosmico, aspetti che lo legano all’operato dell’Associazione VDMFK degli Artisti che dipingono con le mani e con i piedi, la quale contribuisce alla valorizzazione del talento artistico di Carati.
Mediante molteplici tecniche artistiche dall’olio su tela e su giornale all’acquarello, fino alla piacevole ricerca della rappresentazione su vetro, Carati esprime un particolare gusto cromatico ed una straordinaria emozione per la luce.
La sobrietà della rappresentazione, unita alla predilezione per l’essenziale - come rivelano gli acquarelli - viene surclassata dal cromatismo caldo e solare. Si pensi ai cieli dipinti ad olio che non sono mai monocromi, ma estremamente scenografici nella nutrita sequenza di rapide pennellate, giocate su un’ampia scala di valori tonali. Osservando i cieli dell’autore, sconfiniamo nel lirismo pittorico di un cromatismo irreale, quasi favolistico.
Il maestro parte dalla realtà per rappresentarne un’interpretazione, elaborata interiormente. Dall’indagine dei quattro elementi, metafora di una raggiunta armonia cosmica, si passa ad aspetti tematici carichi di significati: il treno ricorre sovente nei dipinti ad olio, alludendo al moto dell’anima e dunque ad un percorso interiore, enfatizzato dalla predominanza di colori caldi.
Quella di Bruno Carati è la storia di un artista contemporaneo che dipinge con la bocca, la favola di un uomo amato e stimato da chiunque lo incontri sul suo cammino.


Saggio e mostra a cura di Sabrina Falzone
Critico e Storico dell’Arte - www.sabrinafalzone.info

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