In “Quel che resta" l'indagine investe il concetto di confine tra passato, presente e futuro, con lo sguardo poetico e onirico di chi torna alle origini per cercare il proprio destino. Camminare tra le rovine della classicità consente di soffermarsi su “ciò che è” per meglio comprendere “ciò che è stato”. Connaturata all'atto del guardare è la tensione a cercare “attraverso”, che accentua il desiderio di andare oltre e intravedere “quello che potrà essere”.
Le immagini selezionate individuano sovente molti piani, in forza dei quali l'osservatore si troverà a interrogarsi e a cercare quel che sopravvive ai cambiamenti, alle crisi, alle rovine.
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