Nelle giornate del Workshop ci dedicheremo all’osservazione fotografica del territorio delle Dolomiti, delle sue forme e delle sue storie. Identità, documento, sedimentazione delle tracce. Riflessioni sul concetto culturale di natura e paesaggio, genius loci, segni di antropizzazione dei luoghi. La costruzione di un racconto per immagini (preparazione dello scatto, la scelta del punto di vista e dell’inquadratura, considerazioni sul processo, il tempo e il metodo…). Identità e visione: osservazione delle immagini urbane e di quelle naturali. Conflitto-Esperienza-Progresso come rappresentazione del percorso della fotografia
quale principale linguaggio di riferimento.
DOCENTE
Vincenzo Castella nasce a Napoli nel 1952, vive attualmente a Milano.
Inizia a fotografare nel 1975: a partire da quest’anno fino all ’82 sviluppa Geografia Privata, fotografie a colori di interni domestici sulla costruzione della memoria. Nel 1976, 1978 e 1980 è negli Stati Uniti, dove realizza il progetto residenziale: Hammie Nixon’s People (fotografie e film in 16 mm), biografia semi-immaginaria di cantanti blues, dedicato alla vita degli afroamericani e all’architettura delle città del sud.
Dal 1980 espone i suoi lavori in importanti gallerie e istituzioni in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1984 partecipa con Barbieri, Basilico, Chiaramonte, Cresci, Guidi, Jodice e altri al celebre Viaggio in Italia curato da Luigi Ghirri, Gianni Leone, Enzo Velati, progetto che porta alla riscoperta e alla rilettura del paesaggio italiano.
Dal ‘98 inizia la serie fotografica sugli edifici delle città europee. Le sue fotografie appaiono sempre più anarrative: realizza vere e proprie ipotesi di attraversamento visivo della complessità del tessuto e dell’intreccio delle città, producendo grandi stampe a colori da film di grande e grandissimo formato. La ricerca è sulla distanza e la dislocazione. Di questa linea di lavoro, fanno parte città italiane ed europee e immagini di territori e siti come Ramallah e Gerusalemme.
Dal 2006, Castella realizza istallazioni tratte da negativi fotografici di grande formato: il primo progetto è Cronache da Milano, presentato ad Art Unlimited – Basel 2009. Le fotografie, stampe di grande dimensioni sono dislocate come elementi simbolici della struttura narrativa. Vincenzo Castella è docente di cattedra di Fotografia presso il Dipartimento Arti Visive alla Nuova Accademia Belle Arti NABA, Milano e docente incaricato all’Accademia di Brera. Nelle installazioni video, i movimenti di una macchina da ripresa virtuale restituiscono una lettura articolata delle fotografie e delle relazioni, della vita nella città. Lontano da qualunque forma di evoluzione dello stile, il suo lavoro è legato invece alla riduzione sistematica del repertorio e alla sintesi del linguaggio.
LOCATION
Il luogo d’elezione per questo workshop è la località di Borca di Cadore, a pochi passi da Cortina d’Ampezzo (13 km), all’interno del Villaggio Corte delle Dolomiti, che sorge tra il Monte Antelao e la mole maestosa del Monte Pelmo, a circa 1000-1200 metri d’altezza. La zona di Borca di Cadore è un’area montana dalla natura spettacolare, meno conosciuta rispetto ai monti della vicina “Perla delle Dolomiti”, ma altrettanto, se non più, stupefacente in termini paesaggistici e sulle quali ci piacerebbe compiere un’indagine fotografica continua ed approfondita.
Il comprensorio delle Dolomiti è divenuto dal 2009 Patrimonio Culturale Unesco. Il Villaggio turistico di Corte prese forma negli anni 50-60 per volere di Enrico Mattei, carismatico e vulcanico presidente dell’ENI. Destinato a luogo di villeggiatura per i dipendenti dell’azienda, si configurò al tempo come un progetto precursore della sensibilità ambientalista emersa in maniera più evidente negli anni ‘80 ed espressione di una concezione architettonica innovativa in grado di annullare “ogni legame tra estetica e distinzione sociale”. Progettato dall’architetto istriano Edoardo Gellner in collaborazione con Carlo Scarpa, subì un forte decadimento in seguito all’uccisione di Enrico Mattei e venne poi rilanciato e riqualificato pochi anni orsono da un imprenditore italiano, con la precisa volontà di mantenere e salvaguardare il progetto originario.
Il workshop si svolgerà nella sala congressi dell’Hotel Boite, che fa parte del progetto di cui sopra. L’Hotel Boite è un luogo carico di fascino e storia, mantiene intatta buona parte dell’assetto originario di Gellner ed è ubicato nel paessaggio dolomitico più puro.
www.cortedelledolomitiresort.it/vacanze-a-cortina-d-ampezzo
INFO
Giorgia Sarra +39 347 978 0123 I landscape.stories.workshop@gmail.com
www.landscapestories.net
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