Un’esposizione-mercato in cui l’opera e l’artista, rispettivamente prodotto e produttore d’arte, escono dalla logica dell’eccezionalità e del collezionismo d’élite, per diventare un mezzo di comunicazione sociale ed estetico a costi accessibile a tutti. Si proporranno, infatti, opere d’arte (pittura, scultura, installazione, fotografia, arte digitale, design) in una fascia di prezzo che va da 49 a 999 euro.
Dare all’arte la capacità di aprire nuovi spazi di dialogo e far sì che l’arte contemporanea sia sempre meno un discorso per pochi, con meno timore reverenziale e più voglia di partecipazione: è questa è la mission di OpenARTmarket. Di fronte alla prospettiva di cambiamenti in cui si intrecciano nuove forme di committenza e un collezionismo in grado di esercitare la sua influenza sul sistema dell’arte a livello globale, diventa ancora più importante e più stimolante per gli artisti riuscire a raggiungere nuovi spettatori.
L’arti-star arrivato alla notorietà e al successo, esaltato e supervalutato nei circuiti internazionali del grande collezionismo, costituisce un’ambizione difficilmente raggiungibile per un pubblico di estimatori di limitate capacità economiche. Dall’altra parte l’artista emergente che vive di/in ambiti alternativi è marginalizzato, avendo poca visibilità. Esiste poi un mercato di “arte di riproduzione e replica”, un’altra delle realtà-surrogato a cui attinge un considerevole pubblico che ambisce ad avere “arte in casa”, attraverso copie di quadri divenuti famosi o puramente decorativi. Si tratta evidentemente di un potenziale mercato che, se re-indirizzato, potrebbe recepire e rivitalizzare il lavoro degli artisti emergenti, riconoscendo loro un ruolo ed un valore di produzione creativo.
La finalità di OpenARTmarket è dunque quella di creare un luogo dove stabilire un contatto diretto tra l’artista emergente ed il pubblico che si affaccia all’arte contemporanea; un luogo dove guardare, discutere, scegliere di comperare delle opere d’arte contemporanee a costi praticabili. Questi sono proprio i due punti qualificanti dell’iniziativa: riconoscere all’artista la sua dignità e qualità di creatore d’arte, retribuito per il suo lavoro e funzione sociale, e consentire ad un pubblico di utenti interessati all’arte contemporanea la possibilità di acquisire opere di autentico valore artistico.
L’idea di OpenARTmarket nasce dall’esperienza e dalla passione di Antonietta Campilongo, architetto e curatrice di eventi, che da anni è attiva nel settore organizzativo dell’arte contemporanea in Italia e all’estero. Insieme a lei, a dar vita a questo progetto, troviamo partner di consolidata competenza nell’area dell’art-marketing.
Una sezione speciale denominata Arte del riciclo avrà lo scopo di promuovere un nuovo modo di pensare i nostri stili di vita consumistici. Attraverso la valorizzazione degli “scarti” come oggetti utili a vivere un’esperienza creativa ed educativa che rispetta l’ambiente, si conferirà nuova vita a materiali che altrimenti verrebbero buttati via perché apparentemente senza valore. L’esposizione ha il preciso intento di sensibilizzare alle criticità ecologiche, sostenendo ogni percorso utile ad investire risorse ed energie nei processi di riutilizzo degli oggetti e dei materiali dismessi. Partner per l’Arte del riciclo sarà NWart, sezione dell’Associazione NEWORLD da sempre presente nel panorama artistico con la finalità di seguire le problematiche sociali ed ecologiche del nostro tempo.
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