Il lavoro di Anna Cirillo, giovane pittrice toscana, parte proprio da qui, trasporre in pittura, stagliando su fondi preziosi, tra oro, argento e rossi pompeiani, bucrani, scheletri di animali e trofei di caccia. A farle da contrappunto è il lavoro di Momina Muhamamad, artista pachistana, che sceglie, invece, le ossa di animali, come superficie per i suoi dipinti, le asperità e irregolarità del supporto contrastano con la raffinatezza ed eleganza delle figure ritratte, riprese dalla tradizione miniaturista pachistana.
Legati invece alla tradizione della “Danse macabre” sono due interessanti opere di Maurizio Bottoni, che sceglie di ritrarre la Morte, con tanto di falce, e di dedicare, non senza una buona dose d’ironia, un dipinto ad uno scheletro all’interno della fossa: più che a un “fascinante sogno sepolcrale” sembra, infatti, rimandare alla frase di De Lisle :”Pensate cos’era la vita e riposate…”.
Commenti 2
Inserisci commento