Tutte le opere che si susseguiranno, piccoli corpi scuri su di un nero nulla in differenziabile, porteranno il medesimo titolo, saggio delle capacità di risposta alle sollecitazioni offerti dal centro d’arte contemporanea.
L’idea è di non avere “niente da regalare al mondo” nell’ambito di un programma espositivo etereo ma presente. Operazione di esplicita protesta, l’opera in nero prova a riflettere sulla collocazione mentale dell’opera d’arte nell’epoca dell’indifferenza.
Dà avvio al progetto un innesto subumano collocato nell’atmosfera intrigante, fosca e perfino equivoca della festa. Un umor nero, di nera devianza, di incubo e curiosità affiorante da quel senso inquietante che scaturisce dalla consapevolezza di vedere fratturata la ragionevolezza dei nostri costumi, delle nostre scelte e dei nostri stessi abiti. Il niente rimasto ad una donna-insetto dopo la festa.
Matilde Puleo
Commenti 0
Inserisci commento