Al Lab4 Contemporary Art Gallery in via Trieste 4 a San Cataldo si respira un aria quasi londinese, si percepisce il fermento attivo di chi vuole fare arte.
Il 27 settembre ci sarà la presentazione dei nuovi lavori di Alfonso Siracusa, Francesca Fini, Barbara Cammarata, Samuele Papiro e Michele Lombardo. Barbara Cammarata sostiene che, “Per vedere dell'arte di buona qualità non si deve obbligatoriamente andare a Milano-Londra-Berlino-Parigi o New York, ma puoi anche girare l'angolo e trovarla vicino al tuo supermercato di provincia, lo scopo del mio lavoro è quello di fare arte, arte di buona qualità, anche senza fondi, dando spazio a chi crede veramente nell'arte e a chi crede che l'arte non debba essere strumentalizzata.”
Barbara Cammarata spiega che ha personalmente scelto gli artisti in mostra, crede pienamente nella vulcanicità di Francesca Fini, ammira il lavoro costante ed in crescita di Alfonso Siracusa, la geniale follia di Samuele Papiro ed il fragile/sentimentale lavoro di Michele Lombardo, ma accanto a questi nomi c'è anche il suo. Ci tiene a sottolineare che il suo lavoro è il lavoro di un artista, un artista in continua crescita ed alla ricerca di continuo confronto, definisce il suo lavoro provocatorio e vicino al sentire delle donne.
La mostra durerà fino al prossimo 27 ottobre 2013 ed è visitabile ad ingresso libero.
Barbara Cammarata
If I can't see you , you can't see me.
Carta da macellaio, Inchiostro ed acrilico su pellicola, pollo, panno di lino.
49x38 cm
2009-2013
Brighton, Woman Centre, Nursary, 2008.
I bambini ospiti di questa struttura sono stati spettatori di situazioni familiari definite “difficili”.
Durante la mattinata giochiamo a nascondino, tutti cercano un posto dove nascondersi, tranne uno. Resta in piedi al centro della stanza, copre i suoi occhi con le sue mani e mi dice:
“ se io non posso vederti, tu non potrai vedermi”.
Gli occhi dei bambini rimangono intrappolati negli occhi dello spettatore, i quali lentamente scivolano sui loro corpi mutilati, denudati come il pollo che li affianca, anche lui mutilato e spennato in attesa di un possibile compratore.
L'artista esplora
materiali poveri appartenenti alla propria tradizione culturale,
una tradizione fatta di potere e di sodomia, dove fragilità e violenza sono complementari.
La narrativa è parte ricorrente del suo lavoro.
Commenti 1
Inserisci commento