Giulio Orioli e Massimo Tosini; due artisti affascinati dalla complessità del reale, benché provenienti da formazioni diverse, sorprendentemente s’incontrano nella visione dell’arte in uno spazio indistinto e senza tempo da cui partono i processi creativi. Entrambi affrontano una ricerca a ritroso; Orioli che proviene dalla Magna Grecia, ripercorre la tradizione culturale occidentale nella visione atomistica democritea e dell’estetica fenomenologica per giungere all’affascinante concezione quantistica del mondo; per contro, Tosini, cofondatore con Franca Franchi del movimento "Zen in Art - per un' estetica Zen" ispirato e guidato dal leggendario maestro Gillo Dorfles, muove i suoi passi attraverso l’estetica orientale, nell’intima introspezione spirituale del proprio essere, nella maniera Zen; si ritrovano sulla soglia di quella terra di nessuno in cui il “Tao” e il “Battito Primario” si completano e si ricompongono per infondere bellezza.
Giulio Orioli e Massimo Tosini; due artisti affascinati dalla complessità del reale, benché provenienti da formazioni diverse, sorprendentemente s’incontrano nella visione dell’arte in uno spazio indistinto e senza tempo da cui partono i processi creativi. Entrambi affrontano una ricerca a ritroso; Orioli che proviene dalla Magna Grecia, ripercorre la tradizione culturale occidentale nella visione atomistica democritea e dell’estetica fenomenologica per giungere all’affascinante concezione quantistica del mondo; per contro, Tosini, cofondatore con Franca Franchi del movimento "Zen in Art - per un' estetica Zen" ispirato e guidato dal leggendario maestro Gillo Dorfles, muove i suoi passi attraverso l’estetica orientale, nell’intima introspezione spirituale del proprio essere, nella maniera Zen; si ritrovano sulla soglia di quella terra di nessuno in cui il “Tao” e il “Battito Primario” si completano e si ricompongono per infondere bellezza.
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