Scatole
Mostre, Ragusa, 03 June 2011
Queste vecchie scatole impolverate conservate nella parte più profonda del nostro cuore contengo dolori laceranti, scheletri di nemici, amici e amori impossibili, fantasmi infelici per l’eternità, paure e fobie contemporanee verso le malattie, i virus e le infezioni che ci inacidiscono il sangue. La paura di non essere amati e di invecchiare senza riuscire ad opporsi alla forza di gravità con un sorriso.
Ho elaborato una tecnica che si ispira alle sperimentazioni fotografiche di Man Ray (alle Rayografie) ma con la differenza che la mia tecnica è pittorica e quindi materia e non fotografica. Si lega anche al reperto archeologico. Al ritrovamento immaginario delle “spoglie” di una donna che non c’è più.
Tecnicamente le opere nascono da depositi di polvere di colore, caduto, appoggiato o soffiato su una superficie piana

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