Testi critici, Roma, 31 January 2022
“Figlie della notte”
Tecnica: Acrilico su tela
60x80 cm

Commento critico di Elisabetta La Rosa, Storica dell’arte e Art Manager
Viviamo sospesi nello spazio infinito del tempo dove si frammenta e si anima l’opera Figlie della notte di Maristella Angeli.
L’artista plasma una nuova narrazione poetica che permea di un lirismo cromatico capace di fondere la percezione concreta e la materia astratta scandita dalla dimensione spazio temporale indefinita.
Maristella indaga su quelle distanze che ci separano, distanze interiori plasmate dalle polveri del tempo, da quegli attimi che ci dividono, dal tempo, da tutto ciò che ci ostacola.
L’opera si pone come un grido liberatorio materializzato mediante quel soffio vitale che collega le due figure poste in parti opposte del supporto, in cui il fruitore può perdersi e ritrovarsi.

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login