Testi critici, Roma, 01 March 2021
“Ricongiungersi alle proprie radici”
Tecnica: Acrilico su tela
60 x 50 cm
Commento critico di Elisabetta La Rosa Art Historian & Art Manager
Il flusso viale è come quelle Radici radicate nel terreno fertile della vita.
Ricongiungersi alle proprie radici di Maristella Angeli, un'opera emozionale capace di coniugare arte e poesia traslitterate in materia pittorica.
L'artista ha dato voce alla sua narrazione che verte sullo studio delle radici dell'essere umano, l'uomo che trae la sua energia dall'essenza vitale irradicata nel terreno fertile della vita e nel cielo fonte di vita stessa.
Riecheggia ancora una volta quella narrazione che vede il fusto dell'albero come l'essere umano e le radici, quelle dell'anima, che vertono dal basso verso l'alto, imprimendo nell'opera un moto di lettura ascensionale.
Tecnicamente è interessante il ritmo pittorico dell'artista, la quale delinea con assoluta precisione i contorni del fusto vitale.
Nonostante l'albero sia composto da radici e dalle fronde spoglie, esso in realtà è vivo, permea di quella poetica cromatica caratterizzante il pensiero di Maristella Angeli, e di quell'essenza vitale che l'artista narra mediante il diramarsi delle fronde come fossero le mani prensili dell'essere umano, affamato di vita, affamato di energia, che percorre il sentiero della vita sull'onda emozionale del respiro della propria anima.
Tecnica: Acrilico su tela
60 x 50 cm
Commento critico di Elisabetta La Rosa Art Historian & Art Manager
Il flusso viale è come quelle Radici radicate nel terreno fertile della vita.
Ricongiungersi alle proprie radici di Maristella Angeli, un'opera emozionale capace di coniugare arte e poesia traslitterate in materia pittorica.
L'artista ha dato voce alla sua narrazione che verte sullo studio delle radici dell'essere umano, l'uomo che trae la sua energia dall'essenza vitale irradicata nel terreno fertile della vita e nel cielo fonte di vita stessa.
Riecheggia ancora una volta quella narrazione che vede il fusto dell'albero come l'essere umano e le radici, quelle dell'anima, che vertono dal basso verso l'alto, imprimendo nell'opera un moto di lettura ascensionale.
Tecnicamente è interessante il ritmo pittorico dell'artista, la quale delinea con assoluta precisione i contorni del fusto vitale.
Nonostante l'albero sia composto da radici e dalle fronde spoglie, esso in realtà è vivo, permea di quella poetica cromatica caratterizzante il pensiero di Maristella Angeli, e di quell'essenza vitale che l'artista narra mediante il diramarsi delle fronde come fossero le mani prensili dell'essere umano, affamato di vita, affamato di energia, che percorre il sentiero della vita sull'onda emozionale del respiro della propria anima.
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