Il desiderio di ritornare agli elementi basilari della fotografia, la luce ed il tempo, si lega in maniera inedita alle nuove tecnologie attraverso la sperimentazione - che da sempre muove Silvia Bottino nell’ideazione dei suoi progetti – l’atto di appoggiare letteralmente il cellulare all’altezza del suolo e scattare, ri-leggendo così gli ambienti attraverso lo sguardo attuale e fresco fornito da prospettive mai attuate prima. Nascono così gli scatti di paesaggi naturali, di neve e mare o antropizzati al massimo, come accade per lo skyline di New York. La tecnica è quella della ripresa con il cellulare, strumento ormai indispensabile nella nostra quotidianità, che - grazie anche alla tecnologia applicata alle fotocamere - permette oggi senza l’ingombro dell’obiettivo della macchina fotografica di scattare davvero a Raso Terra, catturare la trama, la matericità di quello che si trova in primo piano, in dialogo con l’immagine sullo sfondo.
Anche le stampa fotografica in piccola dimensione - con montaggio in cornice in legno - consente la fruizione immediata dell’opera e si lega all’idea di selfmade, di velocità e capacità di cogliere il momento, concettualmente alla base della nuova ricerca della fotografa milanese.
Ma non si tralascia l’attenzione alla Fine Art: nasce così la tiratura di stampa limited edition firmata dall’autrice per i collezionisti che desiderano avere su carta archivio e con durabilità museale le stampe del progetto #rasoterra.
Silvia Bottino nasce in “camera oscura” a Milano. Figlia d’arte cresce sul set dove, terminati gli studi artistici, inizia la carriera lavorativa prima come assistente di suo padre, Franco Bottino, e poi come professionista. Si occupa di vari linguaggi della fotografia come: still-life, ritratti, beauty, foto industriale, pubblicità, interagendo direttamente con il cliente o tramite agenzie di pubblicità o di pubbliche relazioni.
Alessia Locatelli
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