GENESI 3,1-24
Mostre, Roma, 03 November 2012
GENESI 3,1-24



ARTISTI

Monica Pezzoli

Laura Giovanna Bevione



VERNISSAGE

QUANDO: sabato 3 novembre 2012 dalle ore 17;00

DOVE: chiesa di San Michele Arcangelo

presso il Rione Jo Curso – Carpineto Romano (Lazio)


La mostra d'arte contemporanea potrà essere visitata anche

domenica 4 novembre dalle 10;00 alle 13;00 e dalle 16;00 alle 19;30.



PATROCINIO

Comune di Carpineto Romano



Durante la festa della caldarrosta a Carpineto Romano, in cui si potrà godere dell'apertura delle fraschette e delle cantine,

le artiste Monica Pezzoli e Laura Giovanna Bevione presenteranno la loro ultima opera nella suggestiva chiesa di San Michele

Arcangelo sita nel Rione Jo Curso, nel centro storico del paese.

..La conoscenza del bene e del male è ancora sentita come peccato?

La donna non è la peccatrice da segregare o emarginare ma colei che educa e diffonde così la tradizione e la cultura.



PER INFO
Monica Pezzoli e-mail mpezzoli@hotmail.it / sito web www.monicapezzoli.it
Comune di Carpineto Romano sito web http://www.carpinetoromano.it/



3,1. Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: "Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?"
3,2. E la donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare;
3,3. ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire".
3,4. E il serpente disse alla donna: "No, non morrete affatto;
3,5. ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male".
3,6. E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò.
3,7. Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.
3,8. E udirono la voce dell’Eterno Iddio il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino.
3,9. E l’Eterno Iddio chiamò l’uomo e gli disse: "Dove sei?" E quegli rispose:
3:10. "Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch’ero ignudo, e mi sono nascosto".
3:11. E Dio disse: "Chi t’ha mostrato ch’eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell’albero del quale io t’avevo comandato di non mangiare?"
3:12. L’uomo rispose: "La donna che tu m’hai messa accanto, è lei che m’ha dato del frutto dell’albero, e io n’ho mangiato".
3:13. E l’Eterno Iddio disse alla donna: "Perché hai fatto questo?" E la donna rispose: "Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato".
3:14. Allora l’Eterno Iddio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.
3,15. E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno".
3,16. Alla donna disse: "Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te".
3,17. E ad Adamo disse: "Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell’albero circa il quale io t’avevo dato quest’ordine: Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
3,18. Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi.
3,19. mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perché sei polvere, e in polvere ritornerai".
3,20. E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi.
3,21. E l’Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
3,22. Poi l’Eterno Iddio disse: "Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e dei male. Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo".
3,23. Perciò l’Eterno Iddio mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra donde era stato tratto.
3,24. Così egli scacciò l’uomo; e pose ad oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.

Commenti 4

giulio micheletti
12 anni fa
auguroni di cuore
GALLERIA AGAF
12 anni fa
GALLERIA AGAF Istituzione
Auguro un bagno di pubblico visitatore.
Marianna Merler
12 anni fa
Marianna Merler Artista
complimenti!
Erin Polla
12 anni fa
Erin Polla Artista
UN GROSSO IN BOCCA AL LUPO.

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