Artisti provenienti da tutto il mondo e appartenenti al mondo della pittura, scultura e fotografia espongono un totale di quasi 40 opere accomunate dalla riflessione sul tema del cibo. Dall'introspezione, alla riproposta delle tradizioni, alle rivisitazioni grafiche più originali, il “cibo” si declina, in questa collettiva, mostrando alcune delle sue innumerevoli facce.
In esposizione i lavori di: Francesca Bianchi, Yu-Chuan Chang, Roberta Colombo, Gaspare De Stefano, Egle Grebliauskaite, Antonello Incagnone, Kong Wee Pang, Anastasia Titova e Mirta Vignatti.
Durante il vernissage lo chef di fama internazionale Giuseppe Giuffrè realizzerà una performance di show cooking.
Comunicato stampa
Il cibo è un bisogno primario, fisiologico, l'unico che è diventato mezzo di socializzazione e attraverso il quale è possibile veicolare sentimenti ed emozioni. Può essere inteso perfino in senso spirituale, come metafora di nutrimento per l'anima. Declinato in mille varianti: junk food, raw food, esclusivo, tradizionale, goloso, il cibo è da sempre protagonista della vita e quindi dell'arte. Cura e conforto di sé e dei proprio cari oppure capro espiatorio di frustrazioni e malcontenti. E nella società del web non poteva che assumere nuove forme, sdoganato da mille programmi tv.
L'arte ha in comune con il cibo la capacità di far interagire, essere tramite, favorire la condivisione. Declinabile quindi in mille modi il tema della mostra, come declinabile in infinite sfumature sono l'arte e la comunicazione in generale.
Il proposito di questa esposizione è quello di mostrare varie interpretazioni su questo “elemento”, così imprenscindibile nella vita di ciascuno e su cui una grandissima parte di artisti si è cimentata almeno una volta nel proprio percorso artistico.
Le opere selezionate mostrano come l'approccio artistico corrisponda all'approccio personale nei confronti di questa indispensabile fonte di vita. Osserviamo quindi opere che si rifanno alla tradizione e alla semplicità della “casalinghitudine” (come la definisce Roberta Colombo): piatti dai sapori antichi, quasi poveri, legati a una storia o un aneddoto, piatti che raccontano un pezzo di storia, anche se non per forza una storia che conosciamo. E dall'altra parte, ricerche concettuali, che suggeriscono una “seconda lettura”: opere grafiche, fotografie macro. Di cosa si nutre un artista? Si chiede Mirta Vignatti e attraverso la sua macchina fotografica sbirciamo ciò che i suoi occhi divorano ogni giorno.
Ogni autore partecipante ha dato un contributo molto personale e originale, svelando modi di interpretare e percepire la realtà al di là del tema della mostra. Lo si comprende dalla scelta del medium usato, dallo stile, dalla linea che ha impresso nel progetto presentato, dalla porzione di visibile su cui ha deciso di lavorare. Provenendo da diversi Paesi nel mondo: Italia, Taiwan, Stati Uniti – solo per citarne alcuni – è naturale che risulti uno spaccato di diverse culture, mentalità, riflessioni.
Per questo la scelta del titolo “Your Food”: non un solo “cibo” o un solo modo di interpretarlo, ma il “tuo”, il “vostro” cibo: perchè l'interazione continui portando incessantemente nuovi scambi di idee e nutrimento.
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