THE NATIONLESS PAVILION - A process to represent the 25th Nation – Venice
News, Venezia, 08 May 2015
Primo appuntamento del Nationless Pavilion
8th May 2015, Sale Docks,

- TAVOLA ROTONDA (S.a.L.E. Docks) // 8 maggio 2015, 15.00 – 17.30
Essere "tra", Abitare la 25° Nazione - Un gesto di apparizione, quali territori e diritti?

Sono invitati a parlare artisti, migranti e professionisti attivi sul fronte dell’interazione socio-culturale riguardante i movimenti migratori, in un confronto aperto col pubblico.
L’incontro si svolgerà intorno ad una tavola allestita con testi, oggetti, foto, documenti e fonti di vario tipo legate agli interventi. La tavola rotonda si articolerà a partire dal nome stesso del progetto:
PAVILION - Cosa rappresentano oggi i Padiglioni Nazionali in Biennale? Cosa significa mantenere una separazione identitaria nazionale quando è in gioco la sfida ai confini?
NATION -LESS - Nazione, dal latino natio ovvero ‘nascita’. Qual è la differenza fra nascere in un luogo e avere una nazionalità? Può una Nazione fondarsi su esigenze comuni e non sull’appartenenza allo stesso territorio? E’ possibile essere "cittadini del mondo"? “Quanto vale un uomo senza documenti? Meno di un documento senza un uomo.” (Joseph Roth)
25 - Sono i 51,5 milioni di rifugiati riconosciuti come tali. Chi sono le persone che quotidianamente i media presentano come numeri? Qual è la cartografia fisica, psicologica, e immaginaria di chi si sposta? Quali sono le diverse esperienze umane che riguardano la vita di una comunità in fuga, il cui territorio è a più livelli liquido?

Partecipanti: Jowan Akkash (giornalista, rifugiato siriano) - Mohamad Al Husain (medico, rifugiato) - Federica Araco (giornalista, BabelMed) - Marco Baravalle (Sale Docks) - Gregory Beals (fotografo, giornalista) - Elena Bellantoni (artista) - Giorgio de Finis (MAAM, Museo dell’altro e dell’altrove) - Nathalie Galesne (giornalista, caporedattrice BabelMed) - Rosa Jijon (artista) - Francesco Martone (attivista, Comitato Verità e Giustizia per i nuovi Desaparecidos nel Mediterraneo) – Costanza Meli (Associazione Isole) - Cesare Pietroiusti (artista) - Alessandra Pomarico (curatrice, Free Home University) - Lorenzo Romito (architetto-artista, Stalker/Osservatorio Nomade) - Federico Simonti (scrittore) - Don Mussie Zerai (presidente A.H.C.S, Agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo).
Contributi visivi: Gregory Beals, Elena Bellantoni, Shady El Noshokaty, Rosa Jijon, Stalker/Osservatorio Nomade, Calixto Ramirez Correa, Emanuele Satolli.


☛ Nation 25 è' una piattaforma in evoluzione. Nata nel 2014 attraverso la raccolta di esperienze di vita migratorie da parte di lavoratori in campo umanitario e artistico, si è sviluppata fino ad assumere una forma dinamica e di confronto costante fra curatori, artisti, rifugiati, umanitari etc. L’intento è quello di ripensare le esperienze di migrazione ed espropriazione e ciò che esse attivano, attraverso il linguaggio artistico e la sua autonomia poetica. Per la Biennale 56 di Venezia Nationless Pavilion apre il percorso immaginativo di Nation 25.

☛ Il primo progetto di Nation 25 è il Nationless Pavilion, il padiglione di coloro privati di una Nazione, a confronto con il sistema dei Padiglioni Nazionali, un gesto fondativo e critico al contempo, atto a ripensare il concetto stesso di nazione. Il Nationless Pavilion conoscerà una serie di momenti collettivi a Venezia dal 6 maggio al 22 novembre fra open call, azioni performative e laboratori.

Nation 25 | The Nationless Pavillion
Curatela: Sara Alberani, Elena Abbiatici, Caterina Pecchioli
Comitato scientifico: Gregory Beals, Francesco Martone
da un’idea di Sara Alberani, Gregory Beals

Partners:
BabelMed, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Free Home University, Habeshia Agency per la cooperazione allo sviluppo (A.H.C.S), MAAM Museo dell’altro e dell’altrove, Sale Docks.

Contatti:
www.nation25.com
nazione25@gmail.com

Indirizzo S.a.L.E. Docks:
Magazzini del Sale, Dorsoduro 265, vicino a Punta della Dogana, Venezia.
www.saledocks.org


​Photo credit:
Gregory Beals (graphic elaboration), Refugees arrive to the coast of Sicily during Operation Mare Nostrum 2014

Commenti 1

Suzan a1qq Hijab
9 anni fa
It has many advantages, it was a dream of mankind as we melt together.
The disadvantages of the movements are the destruction of identities.
we are only one identity with many colors. this is not the badly but the fight starts new one against all or all against a ONE. It's about awareness that the majority does not possess. then does not matter who we are, where we come from or the equitable distribution of the world. because the fast-earning capital stands in the way.

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login