La sua tavolozza, eredità - forse inconscia come spesso accade tra maestro e allievo -del suo illustre maestro Luigi Stradella, reca gli azzurri del cielo e le trasparenze dell’aria, i verdi e i turchesi ci portano ad acque quiete, i rosa e i gialli a limpide giornate di sole.
Ma la matericità soffusa data dalla sabbia e, talvolta, dalle foglie, che Laura stende assieme ai colori porta la mente ad oasi prima serene e poi riarse dal sole. Questo appare come una metafora della vita che, sia per Laura che per ognuno di noi, alterna momenti di serenità ad altri di asciutto dolore, e proprio per questo nelle sue opere ciascuno di noi un po’ si riconosce. Dietro ai colori più luminosi si cela spesso un messaggio malinconico o doloroso che fa capolino tra le pennellate ed i granelli di sabbia, e che possiamo recepire quale l’artista l’ha sentito con la propria sensibilità o adattare al nostro personale sentire, ma che va sempre al di là della pura bellezza dell’opera.
Laura Banchelli è nata a Milano, dove vive e lavora.
E’ stata allieva del noto pittore Luigi Stradella, di cui conserva un affettuoso e riconoscente ricordo nell’anima e nello stile. Dopo un inizio prettamente figurativo di matrice lombarda, ha poi iniziato una azione di lenta ma costante sottrazione di forme, sino ad arrivare all’attuale astrattismo informale, in cui il messaggio artistico giunge per mezzo dei soli colori e della luce.
(Patrizia Dall’Occhio Boverini)
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