Non volo
Mostre, Barletta, 14 January 2020
Un nuovo film ed un nuovo evento di arte contemporanea, questa volta ad ispirare è Dumbo, il noto cucciolo di elefante preso in giro per colpa delle sue grandi orecchie finchè non impara a volare utilizzandole come ali. Dumbo è un racconto di crescita e riscatto che incoraggia a credere nei propri talenti ed è un inno alla diversità come tutte le opere d’arte, splendidamente diverse che si lasciano guardare e a volte strappano una risata altre volte danno una stretta al cuore. Anche le opere d’arte volano lontano senza grandi orecchie, attraverso i gesti segnanti di chi le crea, ognuna è dotata di straordinaria sensibilità e di grandi capacità: riesce a giungere dritto all’animo di chi osserva. Quattro i prescelti, Robertino Aisa, Nicoletta Bigi, Martina Capocasa, Oria Strobino, figurazione e astrazione a confronto, ogni opera è carica di un significato importante. Il titolo deriva dalla prima e l’ultima parola della citazione ed è uno stimolo rivolto agli osservatori, le opere d’arte ’non volano’, ma sanno restare dentro.
Robertino Aisa da sempre è stato attratto dall’arte e dalla fotografia, ma solo toccando le corde dell’informale ha scoperto la passione coinvolgente dell’arte materica in cui colore e spessore sono elementi così spiccatamente combinati da ammutolire anche i più loquaci. Sperimenta materiali sempre diversi identificando una vera e propria poesia artistica, cementi, ferro, legno, tutti elementi di recupero ed è attraverso un lavoro lento e meticoloso che l’artista trova la sua natura intima, i ricordi, le sensazioni ed emergono così, quasi naturalmente, da ogni opera. L’arte di Aisa è una continua sperimentazione e la ragione viene accantonata nel momento in cui l’artista si appropinqua ad ogni lavoro utilizzando solo l’energia e la spontaneità. ‘Tutto è naturale’ è questo che emerge dai piccoli lavori in esposizione che paiono ricamati di spessore facendo in modo che tutto paia giustamente inquadrato lasciandosi studiare e lasciando sorpresi.
Martina Capocasa si è avvicinata all’arte in un momento di rabbia continuando poi a dipingere spinta da una innata passione e da una continua formazione. Affascinata dall’arte, sperimenta il suo istinto passionale attraverso ecoline, carta di riso, tele, ma non solo: le emozioni sono il vero stimolo di quest’arte che, insieme ai colori, esprimono i suoi pensieri intimi. I colori sono sempre vivaci ed intensi, segno di un animo frizzante e solare che utilizza diverse tecniche per creare qualcosa che abbia un senso. Una carica intima travolgente scaraventa la Capocasa sul supporto lasciando che l’istinto penda il sopravvento, sistemando successivamente il concetto da esprimere. Per la Capocasa l’arte è liberazione, è per questo che a volte applica anche la materia, leggera, sottile, mai invadente che contribuisce a non appesantire mai la resa finale. Una mano certamente in crescita che non si arrende ed è in questo che risiede la sua forza, in quella passione per l’arte che rende ogni opera un tentativo ben riuscito che deve sempre migliorare poiché per l’artista la prossima opera d’arte sarà sempre migliore!
Nicoletta Bigi stravolge i canoni della convenzionalità lasciando che tutto ruoti intorno al mondo delle scarpe. E’ grandioso immergersi in uno spazio simpatico e sempre accurato. Sin da piccola la Bigi è stata inserita nell’ambito calzaturiero perchè il nonno aveva un negozio di calzature, ma in fondo le scarpe accompagnano l’uomo dappertutto e per tutto l’arco della giornata e si adattano benissimo a chi le indossa. La grandezza dell’artista non sta solo nell’originalità espressiva quanto nel aver tentato di dare personalità ad un oggetto. Le scarpe sono portate da noi e stanno sempre con noi, è per questo che vengono introdotte in questioni sociali come l’omertà, il matrimonio, l‘omosessualità. L’arte della Bigi è grandiosa, divertente e frizzante ed è frutto di una mente geniale e di una mano che con sapienza e dedizione si cimenta nella scelta rappresentativa studiandone dettagli, preziosità, curiosità. Assolutamente svincolata da ogni schema è unica nel presente contemporaneo e per questo degna di nota e di attenzione quale grande esempio di idea ed innovazione artistica.
Oria Strobino dipinge da sempre e l’ispirazione è continua e costante. E’ una maestra d’arte ch tra tentativi e sperimentazioni è riuscita ad individuare unaricerca innovativa ed inconsueta in cui astrazione e figurazione si combinano grandemente per esplosioni di grinta e raffinatezza insieme. Si assiste ad un tripudio di emozioni, tra la pacatezza dei disegni che tratteggiano spesso figure femminili e l’intensità del fondo in cui il dripping e la gestualità rapida consente soluzioni mozzafiato. Una particolare musicalità dei colori pare accompagnare i dettagli delle figure in uno stile unico e irripetibile. La grandezza dell’artista risiede nell’abilità del tratteggio figurativo, nelle grinze della pelle, negli sguardi, nella leggerezza del grigio grafite, ma la magnificenza delle sue creazioni sta nel binomio astrazione e figurazione che in lei si sopisce evidenziando come in ogni astrazione c’è figurazione e viceversa. Una grande mano sapiente che intrappola l’osservatore con contrasti cromatici e tecnici e che lascia che in ogni opera si apra un universo di studio in quella che si presenta con una vastità di lavoro meticoloso e per questo grandioso.


[…]
Non conta chi o cosa siete,
potrete sempre spiccare il volo
‘DUMBO’, Un film di Tim Barton, USA, 2019



Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta
Periodo di Riferimento: 14 -28 gennaio 2020
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis, Associazione Artisti di Bottega
Vernice: martedì 14 - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.30 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero








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