Anita D’Orazio disegna da sempre e nutre il suo amore per gli affreschi sin dalla giovinezza. Ponendo su tela le sue passioni e la delicatezza di una mano raffinata cominciò a dipingere mettendo sul supporto qualcosa che le evocasse l’affresco. Utilizza pigmenti e tempere per creare elasticità alla resa finale e così ogni opera d’arte è un piccolo affresco intriso di naturalezza cromatica. Una leggera e soave materia è il filo rosso della sua arte, utilizzando la carta, adagiandola sul supporto, affiancando gesti e colore si creano opere dalla raffinatezza impeccabile. Ogni opera ha la sua storia, stratificata, corposa, addensata e dall’aspetto sempre gradevole. E’ in quest’ottica che vanno lette le opere della D’Orazio, piccole immersioni di addensamenti senza i quali non ci potrebbe essere la poesia visiva rimata che pervade ogni creazione.
Andrea Boldrini emerge grandemente attraverso opere studiate nei gesti e nel cui colore pare che il suo io artistico fiorisca sapientemente e soavemente. Dedito ai toni scuri lascia che losanghe di cromie intense ravvivino e si intromettano nel buio, una oscurità fatta di ricerca, studio e meditazione. Le opere sono grandiose esperienze con cui confrontarsi, lasciando che l’unico sprazzo di colore sia la grande e sola forza di tutta la resa pittorica, tutto ruota intorno in quella sola macchia di colore (gialla, rossa, azzurro) perché lì c’è il gradino che consente l’accesso all’opera.
. Silvano De Bernardi è un’artista che ama le grandi dimensioni e solo con esse riesce a dire sapientemente, eppure in questo evento ha dovuto contenere le sue maestosità. Conosciuto attraverso una concettualità coinvolgente fatta di colori intensi, sempre uguali, in cui tracce nere di pneumatici facevano da protagoniste, ora si presenta con opere astratte in cui emerge meglio il suo sapere artistico. E' un maestro d'arte con forme espressive per nulla convenzionali ed è grazie alla sua maturità che riesce a destreggiarsi tra astrazione e figurazione, senza vincoli, nè schemi, grandemente libero di dire con l’arte.
Sara Repetto districa la sua attenzione pittorica tra astrazione e figurazione in una ricerca continua di sperimentazione. Addensamenti cromatici, intrighi avvincenti di gesti piccoli e ravvicinati identificano soluzioni sempre diverse, nei toni più disparati in cui una giovane artista dalla versatilità grandiosa cerca di esprimersi e lasciare un segno. Tratti essenziali, ma ben definiti, per nulla esili, lasciano che si affermi un carattere determinato, solare, versatile, in un evolversi continuo in cui c’è sempre materia che si mescola a toni e dripping per rese frizzanti ed originali.
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‘lei gli raccontava le favole, lui le insegnava a volare!’
Peter Pan, Kids, USA 2003
Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta
Periodo di Riferimento: 27 novembre - 11 dicembre
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Vernice: mercoledì 27 - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.30 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero
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