Mostre, Napoli, 16 March 2012
......Queste fotografie costituiranno in un futuro assai prossimo un racconto significativo della nostra società: vi possiamo leggere una riflessione del tutto attuale, una lettura politica e una messa in scena teatrale, una visione ironica e una posizione compassionevole. Inoltre, viene qui rimesso in questione il dispositivo fotografico della cosiddetta street photography: la fotografia ha qui assorbito gli effetti di realtà e di irrealtà fluttuanti che collocano il modo di operare della Romiti nel territorio della fotografia di reportage e nello stesso tempo in quello della fotografia di ricerca; ambiguità che l’autrice ottiene agendo sulla sola derealizzazione del contesto, evidenziando in questo modo l’incongruità della relazione tra la presenza di queste persone sul nostro territorio e la percezione che ne abbiamo. È un lavoro di frontiera che nasce da un’operazione tecnicamente semplice ma esteticamente complessa e che richiede senso della distanza in fase di ripresa e senso della misura in postproduzione, consapevolezza dell’effetto straniante che dal fondale-paesaggio si stende su tutta l’immagine e coscienza di quanto patetico sia questo viavai ininterrotto. Claudia Romiti sta in bilico tra la documentazione e l’interpretazione visionaria, unisce alla riflessione socio-antropologica un’empatia proposta con leggerezza, quasi en passant, formula una denuncia e lo fa con garbo.”
Silvana Turzio 2010 (critica, giornalista)
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