Osserviamo queste linee arrotondate, incaricate di definire soltanto approssimativamente una forma e poi i colori astratti che prendono delicatamente l’osservatore nel volo della sua interpretazione, assecondata soltanto da simboliche tonalità.
L’artista intende condividere parte della sua Essenza, senza però imporla, lasciando libero l’interessato di interiorizzarla, permettendogli di adattarla al proprio gusto.
Ecco che un viso, pur definito nel ruolo, pur rappresentando una precisa espressione, emozione, sguardo, sensazione, stato d’animo, al tempo stesso rimane in grado di presentarsi con una vibrazione sempre diversa.
Ed è proprio questo che ha magicato queste tele, la vita autonoma che ivi vi scorre, quel movimento che risponde al cuore delle persone in carne ed ossa con un proprio battito.
Allora, se spegniamo l’udito e accendiamo lo sguardo, potremmo sentire una particolare consapevolezza, abbracciata a sua volta con un’emozione e potremmo vedere l’astrazione che il nostro occhio consegnerà direttamente alla nostra Essenza.
Ecco che allora potrebbe capitarci di rivolgerci verso il nostro compagno e chiedere a lui: l’hai visto anche tu?”
Stefano Nieddu - Scrittore
“Quando si osservano i dipinti di Alfonso Camplone inizia un viaggio che conduce in luoghi pregni di vissuti emotivi, che con estrema delicatezza l'artista riesce a far emergere e trasferire non solo negli occhi ma soprattutto nel cuore di chi osserva.
Un viaggio che attraverso la rappresentazione viva di emozioni profonde accompagna l'osservatore in un cammino di risveglio e di recupero del bambino interiore, che è anche il cammino di una vita di Alfonso Camplone. Come dei guerrieri attraverso lo specchio dell'universo affrontiamo le nostre maschere e dal sonno dell’anima con pazienza e saggezza, oltre il tempo, possiamo aprire una finestra sull'amore risvegliando il nostro bambino e da lì possiamo vedere il sorriso del cuore, il nostro vero Sè.
Ogni tela creata dall'artista, con segni spesso decisi e avvolgenti accompagnati da sfumature di colori che rendono indefinita l’immagine, lascia fluire l'unicità della propria essenza permettendo a chi osserva di rispecchiarsi in essa su più strati, fin dove il sentire di ognuno si vuole spingere...questa è alchimia!”
Federica Angelone – Psicologa Psicoterapeuta Bioenergetica Counselor
“Alfonso Camplone può essere definito, attraverso i suoi quadri, un creatore di sensazioni attraverso il colore. La scelta cromatica che impatta dal primo sguardo l'osservatore, si assembla e definisce, all'occhio più attento, diventando la metafora oltre la cromia. Le tonalità vivaci nel loro insieme trasmettono gioia e tormento attraverso la definizione delle forme e l'erosione delle stesse. I quadri di Alfonso rappresentano quasi sempre le persone, ma ancora prima delle forme, le loro sensazioni e le metafore della relazione che esse hanno con il mondo dentro e fuori di loro. Uno spazio virtuale dove trovano posto una gamma di emozioni, dal tormento alla gioia, ma dove ancora di più si definisce un concetto: quello di viaggio. Il viaggio dei personaggi di Alfonso Camplone, e forse anche il suo e quello di ciascuno di noi parte dal mare della quotidianità, spesso affannosa, talvolta tormentata, per arrivare, attraverso una ricerca meticolosa, a definire la dimensione del sogno, vivace, pieno di movimento, di cui ciascuno è portatore. E offre l'occasione all'osservatore di sopra, di chiedersi quale sia la propria quotidianità, il proprio sogno e ricercare l'opportunità, anche nella difficoltà, di riscoprire la dimensione perduta dell'evoluzione, spesso accantonata nell'illusione di un eterno qui e ora. E dunque che il viaggio riprenda per portarci lì dove i colori di Alfonso Camplone ci suggeriscono, ma soprattutto dove la nostra anima ci guida...”
Alessandro Rasetta - PhD
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Lino
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