La pittura di Maria Poggi Cavalletti non si limita ovviamente alla mera resa dei tratti fisionomici, ma con un'attenta osservazione anche dei movimenti, delle posture dei corpi, delle movenze e dei gesti, riesce a sondare e poi a ritrarre soprattutto la personalità e l'intimità più autentica del soggetto.
L'artista, che vanta una lunga esperienza di lavoro nel campo del design di moda e una successiva qualifica nel settore del restauro pittorico e della decorazione di ambienti, riversa nelle sue opere una padronanza tecnica e interpretativa che si esalta proprio nell'elaborazione di uno stile pittorico originale e autonomo e nell'uso del colore libero, veloce, impressionistico.
Come sottolinea il critico d'arte Massimo Rossi Ruben, nella presentazione inserita nel catalogo della mostra: "È in questi suoi ritratti […] che si incontrano gli elementi peculiari di un "portraitisme d'antan", dove la linea compositiva, la centralità del segno e la forza espressiva del colore si compenetrano nella figurazione fino a diventare terza dimensione, materia e volume. Indagine introspettiva, dunque, quella della Poggi Cavalletti, volta all'equanime interpretazione del tratto distintivo dei propri effigiati, attraverso la lettura psicologica dell'indole, della natura e delle inclinazioni oniriche dell'animo, sul limitare narrativo degli accadimenti e delle vicende personali di ciascuno di essi […]".
L'eleganza, l'intelligenza, il carattere non comune dei soggetti ritratti è in realtà ciò che veramente interessa e stimola lo sguardo dell'artista.
Nel contributo, anch'esso presente in catalogo, del critico Francesco Giulio Farachi, viene evidenziato come la rilevanza artistica di questi ritratti, oltre che nell'abilità figurale, nella capacità di resa psicologica, nella freschezza e genuinità di rappresentazione della persona ritratta, consta proprio nella "idealizzazione di una bellezza dell'essere che incontra e illumina le fattezze e l'interiorità del vero.
Significa che questi quadri non riconducono solo alla sfera privata e personale della persona ritratta, ma ricreano uno spicchio di mondo e di realtà che sono di questo tempo e di questo spazio vitale, esprimono un originale punto di vista sull'essenza unica, singolare, per ognuno peculiare, dell'umanità".
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