Si inaugura sabato 31 ottobre 2015 alle ore 17 allo Spazio E, Alzaia Naviglio Grande, 4, la mostra personale di pittura di Laura Longhitano Ruffilli intitolata “Figure e Ritratti”, a cura di Virgilio Patarini. In esposizione una quindicina di opere, ovvero una selezione della produzione degli ultimi anni dell’artista milanese, tra ritratti di familiari e figure classicheggianti, tutti disegni di raffinata esecuzione tecnica, pastelli oscillanti tra una stesura di stile pittorico, rapido e corsivo e momenti in cui il segno indugia in precisione icastica al limite dell’iper-realismo. La mostra proseguirà fino al 6 novembre, visitabile tutti i giorni dalle 15,30 alle 19, ad ingresso libero. Chiuso il lunedì
Qui di seguito una nota biografica e due note critiche
LAURA LONGHITANO RUFFILLI
Nota Biografica
Laura Longhitano Ruffilli è nata a Milano dove vive e opera. Allieva del Maestro Aldo Fornoni, tra i massimi esecutori in Italia della pittura a pastello cretoso, si è dedicata a questo tipo di tecnica pittorica che le è più congeniale avendo in precedenza dipinto ad olio e a tempera. Ha partecipato a varie esposizione e concorsi, anche all’estero (Parigi e Berlino), vincendo a Milano nel 2012 il 1° Premio assoluto del Concorso delle pittrici presso la Galleria Eustachi; a Roma il 1° premio Big dell’Arte Contemporanea 2012, il 1° premio Concorso le Quattro Fenici 2012, ed è stata vincitrice assoluta della 6° edizione Trofeo La Lupa 2013. Tra le mostre principali degli ultimi anni ricordiamo: nel 1999 una Collettiva alla Società Umanitaria di Milano; nel 2000 una Collettiva alla Sala Comunale di Milano 2; nel 2002 col Gruppo Artistico Mediolanum; nel 2003 una Collettiva a Sesto S. Giovanni, una Collettiva alla Galleria Comunale d'arte "Leonardo da Vinci" a Cesenatico e una personale a Vernice Arte Fiera di Forlì e una Collettiva dei Pastellisti Italiani, Ravenna; nel 2004 Collettiva Arte Fiera, Forlì, Personale Club Francesco Conti, Milano, Personale Centro Culturale S. Anna, Forlì; nel 2013 le prime due mostre del progetto “Dramatis Personae” al Palazzo della Racchetta di Ferrara e alla Galleria 20 di Torino, con catalogo Mondadori; sempre nel 2013 partecipa al Festival delle Belle arti e della Cultura del XXI sec. a Capri e la mostra “Paradiso-Poema libero” a Roma; nel 2014 le mostre del progetto “Terra, Aria, Fuoco, Acqua” a Venezia e a Napoli; nel 2015 “Grazie Italia” a Venezia e altre due mostre del progetto “Dramatis Personae. Il volto e la figura nell'arte italiana contemporanea” a Milano, Spazio E e Spazio Libero 8 e a Piacenza nel Complesso Museale Ricci Oddi.
Note Critiche
Dire dell’arte di Laura Longhitano significa parlare innanzitutto della sua nobiltà d’animo con cui guarda il mondo in cui vive. Il suo dialogare ha quel dolce suono di gentildonna d’altri tempi per cui non ti stancheresti mai di ascoltarla come pure non staccheresti mai gli occhi dai suoi pastelli. Opere che alla prima lettura sembrano dipinti a olio, tale è l’abilità dell’artista da rendere ogni suo lavoro di alta validità esecutiva. Ma, al di là di ogni descrizione, nelle sue opere c’è quel “quid” che conquista l’osservatore incantandolo. Forse perché nei suoi quadri i soggetti dipinti assumono grande importanza per l’emotiva ispirazione in essi riposta. Sta di fatto che Laura Longhitano si rivela Artista dalla rara capacità di coinvolgimento fruitivo.
Anna Francesca Biondolillo
I pastelli di Laura Longhitano Ruffilli, allieva del maestro Aldo Fornoni, sono paesaggi, nature morte e ritratti che ben rappresentano l’ arte del pastello soffice nella delicatezza del tocco e nelle trasparenze, come nella suggestiva intensità cromatica. (…) Eleganti quanto magistrali, i pastelli di Laura Longhitano Ruffilli si avvalgono di un’ ottima tecnica e suggeriscono un’impressione immediata quanto evocativa.
Nel ritratto, l’artista esprime l’acutezza d’ osservazione quanto la delicata sensibilità percettiva. L’accuratezza della realizzazione e la ricerca delle potenzialità pittoriche del pastello soffice sono le caratteristiche tecniche leggibili ad un’attenta considerazione delle opere; l’effetto immediato che comunicano, è la gioia o la letizia di un momento di vita, come nei ritratti dei nipotini, delle figlie o nell’autoritratto dell’ artista. Il volto dell’anziano pescatore, che guarda stupito al di sopra degli occhiali da vista, è un esempio magistrale di lirico realismo: l’armonia cromatica dei colori caldi e vellutati e l’espressione attenta e vagamente sorpresa dello sguardo ne fanno rivivere con immediatezza lo stato d’animo del momento in cui è stato ritratto. L’anima si legge nello sguardo e nell’espressività dei volti, lievemente soffusa in velature impalpabili e luminose.
Lia Briganti
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