Una serie di immagini crepuscolari presenta paesaggi onirici in cui figure fantasmatiche si aggirano misteriose. Una leggiadra installazione di vasi sospesi prende vita tramite il flusso d’aria prodotto da un semplice ventilatore. A queste opere si associano promesse mancate in forma di bomba atomica, nudi mossi in cui il volto della modella è celato da una tela rossa, light box in valigia, ragnatele da esplorare nel buio.
E’ un gioco sottile di sottrazioni portato avanti quasi inconsapevolmente da Roberta Toscano che profila in queste opere l’idea heideggeriana di Essere costituito dalla sua temporalità, illuminando ed interpretando il significato di essere nel tempo.
Il percorso prende avvio dalla frase di Oscar Wilde “All art is quite useless” formata dalle lettere scolpite sulle lapidi fotografate nel cimitero parigino del Père-Lachaise, proprio il luogo dove Wilde è sepolto. Un gioco quindi paradossale, che dimostra ed amplifica la cifra di una certa ironia struggente contenuta in ogni lavoro di questa artista torinese.
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