Mostre, Bologna, 16 October 2021
ROBERTO RE e FABRIZIO "BICIO" CADOPPI
La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte

in Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna

È lieta di informarvi che

sabato 16 ottobre 2021

ore 17.00

si terrà l’apertura delle mostre personali degli artisti

ROBERTO RE e FABRIZIO “BICIO” CADOPPI

Sospese, tra sogno e realtà. Libere interpretazioni di una visione interiore, da sempre soggettiva, che alimenta un bisogno di conciliazione o di evasione, secondo il proprio sentire. Un bisogno, qui tradotto in gradevole oscillazione tra due codici: il primo, orientato alla rivisitazione ed alla ricerca compiuta di un equilibrio emotivo ed il secondo, marcato dell’estetica del contrasto cromatico che ne accentua l’apparenza conducendoci all’essenza.

Un processo d’astrazione, che muta la realtà, tangibile e materica, in espressione di un sentimento. Convogliando l’immagine in un atto liberatorio, prima ancora espressione di un disagio difficilmente codificabile altrimenti. Roberto Re, classe 1967, di origini parmensi, racconta un’estetica le cui ninfa pulsa decisa sin dall’infanzia, segnando col pennello muri se non oggetti. Declinandosi nel tempo in un tratto marcato, la cui densità calca un pregresso dramma emotivo quasi liberandolo, come un’esplosione di sentimenti scanditi da forme e colori. Le prime, tra cui risaltano i volumi, il cui primato lo colloca in un raffinato contesto post-cubista sulle tracce pregresse dell’opera di George Braque. Ed i secondi, la cui vibrante intensità cromatica ne marca ulteriormente la matrice emozionale, esaltata talvolta dall’uso dell’oro zecchino e di oli materici. Delineando un profilo artistico che incarna, con preziosa armonia, il giusto equilibrio tra essenza vitale e seguente codifica, narrando ‘intensi momenti di vita’, citando fedelmente le parole dell’autore.

Il fragore, del colore che tinge non la sola tela ma il disegno, sua ospite. E’ la voce grafica di Fabrizio ‘Bicio’ Cadoppi, che descrive immagini, dal linguaggio estetico prettamente figurativo, frutto della passione iniziale che raffina nel tempo, con opportuna formazione. Sono icone, come il volto di Che Guevara, nudi di donna se non frutta, animali – spesso la zebra – oppure oggetti, e scorci della sua città natale, Bologna. Ritratti rigorosamente in tinta neutra, come la grafite permette, su cui un bacio, il personaggio di un fumetto o un cuore compaiono, sempre colorati. Delineando una cifra stilistica dettata dal contrasto, la cui apparente irruenza non nuoce all’armonia delle forme, ma dona altresì una voluta profondità, dimensionale quanto interiore. Ben curata, dall’abile mano di chi incarna, con leggerezza calviniana, il ruolo di giocoliere della vita, come l’artista stesso è definito. E la cui matita, impertinente, traccia un percorso, su tela o carta, che trasforma l’iniziale osservatore in fedele compagno di viaggio.

Curatore:

Pietro Franca

Sponsorizzata e pubblicizzata da:

www.palazzopallavicini.com

www.fogacci.net

www.axeleventsmanagement.com

www.virtualstudios.it

Durata mostra:

dal 16 ottobre al 28 ottobre 2021

dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00

28 ottobre chiusura ore 13.00

Info e contatti:

Mail: info@wikiarte.com

Sito: www.wikiarte.com

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