in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 17 giugno 2017
ore 18.00
All’ inaugurazione delle mostre personali di:
ANGELA MARCHIONNI
MAURO MARTIN
SILVANA MASCIOLI
L’attuale ricerca artistica è caratterizzata da un coinvolgimento sempre più veloce con il mondo della scienza e con tutti i dati che essa può condividere con lo studio della creatività umana. Se il funzionamento della mente determina la nostra intera esistenza fisiologica, esso si rivela utile per capire anche quella spirituale. L’opera d’arte si trasforma così da fatto e evento in osservazione e cognizione, più o meno completa, ma sempre veridica del mondo.
Come la mente elabora ciò che l’occhio vede? A questa domanda, base di molti studi psicologici, cognitivisti, neurologici e storici l’artista Silvana Mascioli da una risposta non ortodossa. La sua opera, in effetti, conduce un esame ibrido che spazia dalla optical art e dalle ricerche strutturaliste fino al colorismo effervescente della pop art. L’enfasi su linee e tonalità deriva da una ricerca di semplificazione delle forme, di sintesi dei loro elementi essenziali, di ottenimento dell’essenza del materiale che determina non solo la sua percezione cerebrale ma l’intera cognizione mentale della realtà. Pertanto Mascioli abbandona l’unico punto di vista della superficie bidimensionale ed elabora immagini ricche di molteplici prospettive che si offrono all’occhio del fruitore contemporaneamente, esattamente come accade quando la mente elabora ciò che l’occhio vede, che non è mai un punto di vista, bensì una intera e personale visione del mondo, quella che ci rende individui.
A un processo di emulazione dell’atto visivo assistiamo anche nelle opere fotografiche di Mauro Martin. L’occhio tecnologico della macchina si trasforma in sceneggiatore che costruisce sistemi di oggetti appartenuti inizialmente al linguaggio pittorico. Ritratto, natura morta o nudo, la raffigurazione migra da un mezzo all’altro nella ricerca di una spiegazione, in termini visivi, del complesso processo cognitivo che permette all’uomo di estrapolare la bellezza da ogni fatto materiale. Martin non può contare su una tecnica, come quella pittorica, che obbedisce alla visione del creativo di luce, colore e forma, L’artista, invece, si confronta con i fatti della realtà seguendo le sue regole per illustrare non tanto la sua visione del mondo quanto la grande ricchezza di possibilità percettive che ci offre. In tal senso occhio umano e obiettivo fotografico condividono lo stesso compito nelle mani dell’artista, che sa cogliere la suddetta essenza del vero che lo rende da sempre e per sempre bello.
Angela Marchionni preferisce, invece, di non scegliere un solo mezzo espressivo. Pittrice, scrittrice, fotografa, l’artista è alla costante ricerca del verbo più giusto, del tratto più espressivo, del attimo più reale per raccontare il suo personale modo di vivere la bellezza. Perciò non effettua mai una scelta, una sosta, non prende mai una decisione o una direzione, ma si abbandona a un eclettismo intenzionale. Un elemento, però, è ogni presente nel suo operare e la segue come ritmo respiratorio, ovvero un sguardo analitico ed enfatico che appartiene normalmente alla lente microscopica. Vedere la vita da vicino, ingrandire le sue forme non è altro che la stessa operazione di sintesi dell’essenziale formale che domina i lavori anche di Martin e Mascioli. Ma la copiosità percettiva, la rumorosità raffigurativa, la caoticità spazio-temporale sono segno di un atteggiamento artistico volto a cercare non tanto la verità del materiale quanto la sua dinamica vitale, quella che detta l’andare e venire, l’esistenza e l’assenza, il bello e il brutto di ogni presenza organica o non.
Denitza Nedkova
Presentazione critica a cura della:
Dott.ssa Denitza Nedkova
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Durata mostra:
dal 17 giugno - 29 giugno 2017
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
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