in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 01 ottobre 2016
ore 18.00
All’ inaugurazione delle mostre personali di:
MARZIA ROVERSI
SILVANA MASCIOLI
ESTHER CIMMARRUSTI
La vita parallela della materia
La vita di Marzia Roversi, quella ideale e quella effettiva, la vedono intenta a costruire, quale architetto, le forme, a ricavarle dalla materia. L'esercizio del disegno da sempre è un'analisi e studio della realtà, un processo cognitivo dove le mani traducono le strutture che la mente ci restituisce come verità. La pittrice mantovana segue un percorso di ricognizione del mondo umano, indelebilmente costruito tra idea e fenomeno, dando struttura oggettiva a quello che il corpo percepisce. Tratto delicato e preciso di origine rinascimentale, parsimonioso uso del colore di stampo minimalista e profonda modulazione chiaroscurale, invidiabile per ogni manierista, donano ai lavori di Roversi un tono lirico e assorto di un monologo tra se e se. Affrontando ogni personaggio roversiano siamo costretti al silenzio, all'ascolto attento di una confessione a sotto voce di memorie intime squisitamente decorate da fantasie innocenti. Infine, la natura femminile di ogni affresco o graffite creato dalla Roversi cala la fruizione in un atmosfera onirica e languida che obbliga la sovrapposizione tra realtà e sogno.
La materia domina il lavoro anche dell'artista venezuelana Esther Cimmarrusti. Assistiamo ad azioni pittoriche spontanee ed imprevedibili. Di indubbia ispirazione tachisme, l'arte di Cimmarrusti è impegnata a vocalizzare la sonorità del mondo considerato inanimato. Cambiata la condizione di materiali come la juta, inserendoli in un contesto creativo, l'artista procede alla loro trasformazione facendoli assorbire il proprio stato d'animo: a volte gli aggredisce con bruciature e tagli, a volte gi accarezza con vivaci tinte e cuciture. Ma qualsiasi azione artistica non può cancellare la brutale oggettività della materia, emblema dell'esistenza stessa della natura (anche umana), e la sua inevitabile precarietà. Ma non si tratta di un'offesa all'oggettivo, bensì di un'opportunità nel renderlo pulsante, vivo, presente. Nell'atto di osservarlo, lo assorbiamo empaticamente e attuiamo il graduale svincolarsi della rappresentazione da riferimenti convenzionali. Il rapporto dialettico tra segno e materia hanno come atto finale oggetti artistici rumorosi, che sinesteticamente fanno echeggiare in noi la voce dell'inanimato.
La deformazione che vibrazione sonora impone sulla materia è catturata dall'operato artistico di Silvana Mascioli. Colpita dai risultati analitici dell'arte cinetica ed in particolare del suo versate Op, la creativa esplora l'instabilità percettiva attraverso griglie di colori e linee che convergono in costruzioni visivamente complesse. L'estetica optical cerca la figurazione del movimento (dinamico o sonoro) e permette a Mascioli non solo un'infinità di esplorazioni dello spazio ma sopratutto del tempo elastico, dilatato dalla difficoltà percettiva. La rappresentazione otticamente satura ci costringe a fermarci, a sfruttare al massimo le capacita del nostro sistema visivo per poter fruire l'esposto. Si tratta di un fare arte scientifico , in quanto la nostra conoscenza del mondo ha il solo canale sensoriale. Che sia lo stimolo visivo gestaltista o lo stato emotivo nella psicologia New Look, l'oggetto artistico si trasforma in una configurazione o decodifica del della dinamica stessa del nostro apparato sensoriale, dimostrando come neanche il funzionamento cerebrale rimane nascosto all'artista. Oggi più che mai l’appello diretto ai sensi è incessante e la sua efficacia è un crescente misto di fascino immediato e nostalgia.
La ricerca sulla materia in campo artistico è un fenomeno di lunga durata che attualmente diventa la chiave per capire la relazione empirica tra arte e cervello. L'esperienza estetica è cognitiva ed intellettiva e il dato artistico è l'unico cifrario inequivocabile per comprendere i meccanismi mentali che sono dietro al processo creativo.
Denitza Nedkova
Presentazione critica a cura di:
Denitza Nedkova
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
www.ilpensieroartistico.eu
www.paolobalsamo.it
Durata mostra:
dal 01 - 13 ottobre 2016
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
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