Visitando Abstracta si passa dallo stupore infantile all'introspezione psicologica, fino alla comprensione del più alto concetto intellettuale. Inaugurerà al Palazzo Ducale di Sabbioneta (Mantova) alle 18.00 di sabato 13 luglio e resterà in visione al pubblico fino a domenica 28 luglio. Sono 21 gli artisti protagonisti dell'evento che hanno optato per l'arte astratta come scelta di un percorso artistico personale.
Da Modena Maria Cristina Neviani crea opere a bassorilievo. Sperimentando giunge all'utilizzo di pigmenti che inglobano la luce rilasciandola al buio. Crea così una duplice visione dell'opera. La poetica musicale alla base anche della sua vita l'accomuna all'artista sarda residente a Firenze Agnese Picci. Con i pochi colori della tavolozza fa emergere la dinamicità. Alcuni soggetti ricordano i tasti del pianoforte che si srotolano verso l'alto fino a fondersi. Incredibile la somiglianza tra i suoi dipinti e le sculture di Roberta Susy Rambotti di Desenzano del Garda. La materializzazione plastica della musica. Con l'argilla la Rambotti plasma forme incantate che danzano nel vuoto in libertà di movimento. Assonanza musicale anche per la mantovana Chiara Zuini. Sulle sue tele a fondo bianco si stemperano segni delicatissimi stesi con colori molto diluiti. Note musicali come sul rigo dello spartito. Da Palermo Mario Leonardi. Dalla visione dell'ambiente arriva alla serie intitolata La città e oltre, dove la città è un pretesto per indagare l’animo umano. Le sue composizioni sembrano originate dall'evoluzione di un unico frammento. Il mantovano di Suzzara Alberto Consolini in piena libertà espressiva toglie e mette colore sulla tela e altre superfici fino a raggiungere l'effetto desiderato con un solo tono intercalato dal bianco e dal nero. Mantovana di città l’artista Cristina Simeoni. Spinta dalla passione per l'arte inizia a dipingere giovanissima. Nei primi anni Novanta realizza scenografie per allestimenti en plein air e frequenta corsi di pittura e arti decorative. Nel 2008 ha inaugurato il proprio Studio d’arte con un’esposizione permanente di opere. E' invece una ricerca dell'inconscio quella del siciliano Pietro Gargano. Attraverso la pittura onirica di animali scova dentro di se le proprie paure che esorcizza poi nell'opera con gesti rapidi e graffi. Il bresciano Tiziano Masini conduce una ricerca sulla forza espressiva ed evocativa di forme, colori, segni che si fanno interpreti delle riflessioni e delle sensazioni più profonde. Il bolognese Maurizio Carpanelli considera la sua pittura astratta come sintesi di emozioni. Dice: "L'astratto apparentemente "solo anima del pittore", contiene sempre la realtà esterna a lui". Stesso ideale condiviso da Carlo Alberto Vandelli di Modena. Una pittura ad acrilico la sua, d'azione e d'istinto, dettata dalle lontane inquietudini giovanili. Action Painting alla Pollock anche quella di Giuseppe Benatti residente a Occhiobello. La sua è una ricerca approfondita della tecnica di questo e di altri maestri dell'arte. Nelle sue composizioni di colori bilanciati impera la maestria del gesto. Da Torino arrivano Giuseppe Figliuzzi e Paolo Canale. Il primo fa una pittura di materia trafitta, graffiata e a volte flagellata. Nelle sue opere trionfano il colore, i segni espressivi e la luce, fino all'emozione. Il secondo raffigura con markers, ad acrilico e a spray, tematiche influenzate dal suo interesse metafisico e spirituale. Lo scultore mantovano Marco Fulgeri è sedotto dal fascino della mitologia e dall'incognita del destino degli uomini. Le sue opere in terracotta rappresentano personaggi esoterici e fantastici ingranaggi spazio tempo. Arriva da Roma Yajaira M. Pirela pittrice sensibile per la quale tutto è fonte d'ispirazione: la letteratura, la musica, la natura, la metropoli. Dice: "Io non dipingo le cose ma ciò che esse mi trasmettono". E' nata a Losanna in Svizzera ma vive a Bologna Consolata Radicati di Primeglio. Appassionata di culture e di colori dipinge sviluppando una forma astratta e simbolista e puntando sui colori, e le emozioni che essa genera. Il napoletano Amedeo Sorpreso residente a Pisa da più di vent'anni, con la sua arte vuole dimostrare che i principi della pittura sovrastano le tecniche e ne sono indipendenti. Con le Luminanze evidenzia il percorso mentale delle linee a caccia di luce, senza il colore. L'obiettivo della fiorentina Elena Secci invece è indagare sul rapporto tra spazio e illusione spaziale. Le sue opere sembrano mosaici di visioni della natura a delicati colori pastello. Lo scultore Lino Bianco nasce a Torino e si diploma in arte grafica e fotografica poi si laurea in architettura. La passione e l’interesse per le varie espressioni artistiche lo hanno spinto a sperimentare anche in ambito pittorico, della scultura in terracotta, della ceramica raku, e della vetrofusione. Infine Andrea Terenziani di Parma presenta le sue Visioni in astratti geometrici e materici. La tonalità dominante è il bianco che emerge dalle variazioni del marrone e del nero, come luce di vita e di speranza.
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