“ LUIGI DATI E LO STUDIO FOTOGRAFICO ADDATI : OPERE 1921 / 1981 “
Mostre, Bologna, 20 January 2013
COMUNICATO STAMPA :

MANIFESTAZIONE :
ARTI VISIVE, RESE VISIBILI 11^ EDIZIONE 2013

MOSTRA :
“ LUIGI DATI E LO STUDIO FOTOGRAFICO ADDATI : OPERE 1921 / 1981 “

Mostra retrospettiva fotografico documentaria a 30 anni dalla scomparsa

A sostegno della campagna:
"Libera la ricerca sulla CCSVI e sulla SM !"

AUTORE :
LUIGI DATI

CURATORE :
LUIGI P.F. DATI

ORGANIZZAZIONE :
ARS.CREATIVA ASSOCIAZIONE CULTURALE
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ASSOCIAZIONE CCSVI NELLA SCLEROSI MULTIPLA

COLLABORAZIONE :
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI BIOPSICOSINTESI
ASSOCIAZIONI ARCOSCENICO

PATROCINIO:
COMUNE DI BOLOGNA
COMUNE DI CELLINO ATTANASIO

SEDE :
SALA CELESTE, VIA CASTIGLIONE N.41, BOLOGNA

PERIODO :
20 GENNAIO - 26 GENNAIO 2013

INAUGURAZIONE :
DOMENICA 20 GENNAIO 2013 ORE 18,00 – 20,00

ORARIO :
18,00/19,00 (SUONARE) DA LUNEDI' A VENERDI'

BIGLIETTO :
INGRESSO GRATUITO
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" LUIGI DATI E LO STUDIO FOTOGRAFICO ADDATI:
OPERE 1921 / 1981 "

Mostra retrospettiva fotografico documentaria
a 30 anni dalla scomparsa


LUIGI P. T. DATI

Nato a Cellino Attanasio (TE) il 15 aprile 1906 da Erasmo Dati e da Clorinda Dolceamore, fu personaggio dai variegati interessi.

Cugino di primo grado del poeta Antonio Misantone e del letterato Don Amedeo Dolceamore si avvicinò sin da ragazzo alla musica ed alla poesia, frequentando gli ambienti letterari del paese nei quali potè conoscere l'opera di Vincenzo Marcellusi, D.Gaetano Conti, Vincenzo Pensieri.

Musicista e compositore, partecipò a numerose competizioni di canzoni e poesia dialettale abbruzzese, fornendo le basi musicali ad alcune delle più note canzoni del cugino Misantone

Fu organista e direttore del coro della Chiesa Collegiata di Santa Maria La Nova di Cellino Attanasio dal 1930 al 1980 per il quale compose musica e canti rituali.

Luigi P.T. Dati si avvicinò all'arte fotografica sin dal 1921.

Negli anni successivi, durante lo svolgimento di altre attività lavorative (commerciante 1924, orologiaio 1925, direttore di filiale bancaria, agente di assicurazione 1938), approfondì sul campo e su testi tecnici le nozioni teorico-pratiche della ripresa, dello sviluppo e della stampa fotografica.

Si formò da autodidatta leggendo molto e molto sperimentando in via diretta.

Dal 1936, ottenuta la patente di guida di 1° grado dalla prefettura di Teramo dopo aver sostenuto l'abilitazione presso la sede di Ancona, utilizzò la propria Cisitalia per spostarsi sul territorio del teramano dove si dedicò alle riprese fotografiche di paesaggi e scene agresti.

Realizzò in tale periodo immagini di grande realismo.

Le sue prime macchine fotografiche furono

- Box Tengor - Goerz Frontar - con ottica Zeiss

- Pontiac a soffietto

- Solida I a soffietto

Dall'osservazione delle riviste e dei giornali dell'epoca apprese le mode fotografiche iniziali sviluppando tuttavia nel tempo una propria autonoma poetica fotografica.

Dotato di elevata sensibilità umana, trasmise alle proprie immagini i temi del suo pensiero personale ricercando sempre di catturare i profili emotivi dei soggetti ritratti e il valore della coralità della vita di una comunità.

Nei primi anni della sua preparazione studiò sui seguenti testi di fotografia:

- Prof. Rodolfo Namias " Enciclopedia fotografica - manuale pratico completo e ricettario di fotografia" edizione per la cura del peridico "il Progresso Fotografico" - Milano 1913

- Prof. Rodolfo Namias " Prodotti chimici usati in fotografia e norme pratiche per la preparazione delle soluzioni fotografiche" edizione per la cura del peridico "il Progresso Fotografico" - Milano 1927

- Prof. Rodolfo Namias "La tecnica e la pratica della fotografia a luce lampo" edizione per la cura del periodico "il Progresso Fotografico" - Milano 1929

- Prof. Rodolfo Namias "La tecnica e la pratica del ritratto a luce elettrica" edizione per la cura del periodico "il Progresso Fotografico" - Milano 1931

- Prof. Rodolfo Namias "Il ritocco dei negativi" edizione per la cura del peridico "il Progresso Fotografico" - Milano 1934

Al termine del secondo conflitto mondiale, Luigi Dati decise di trasformare la propria passione per la fotografia in una attività lavorativa professionale.

Intuendo, infatti, che, a causa delle repentine riforme intervenute nella forma di Stato e di Governo dell'Italia, la popolazione di un paese di oltre 5000 anime avrebbe avuto bisogno di ricorrere frequentemente alla commissione di nuove fotografie per sostituire, rinnovare e richiedere il rilascio dei nuovi documenti di identità della giovane Repubblica Italiana, diventò fotografo professionista.

Richiese ed ottenne dal Questore di Teramo in data 18.03.1948 il rilascio della "Licenza per l'Arte Fotografica" n.5898 e si iscrisse all'Albo delle Imprese Artigiane n.708 comunicando la creazione dello "Studio Fotografico Dati Luigi" in via del Borgo n.23 a Cellino Attanasio (TE).

Esercitò utilizzando alternativamente il proprio nome e lo pseudonimo "Foto Addati"

In tale periodo svolse attività di reporter per il Comune e per le altre Amministrazioni dello Stato durante le cerimonie pubbliche, nonchè realizzò servizi fotografici per la committenza privata nello svolgimento di celebrazioni religiose pubbliche e strettamente private.

Le macchine fotografiche utilizzate per i lavori in esterno durante questo periodo furono :

- Contina - ottica Zeiss

- Rolleiflex binoculare a pozzetto

- Yashica Mat 124 copal-sv - ottica Yashinon F80 1:3,5 e Yashinon F80 1:2,8

Con utilizzo del Flash Metz Mecablitz 502 dotato di accumulatore e di altri illuminatori di marche diverse.

Lavorò quasi esclusivamente in bianco e nero, facendo rarissimo uso del cavalletto in esterno.

Luigi Dati esercitò anche l'attività di fotografo ritrattista, realizzando servizi di posa nel proprio Studio Fotografico.

Per le riprese in Studio utilizzò banco ottico su treppiede in legno e illuminazione a faretti con parabola.

Svolse in proprio anche la stampa e il ritocco fotografico di tutti i propri ritratti e le proprie riprese di posa, facendo utilizzo talvolta di colori ad acqua per arricchire le immagini ancor prima dell'avvento della foto a colori.

Quale fotografo professionista partecipò nel 1972 alla creazione dell'A.R.A.F.A. - l'Associazione Regionale Abruzzese Fotografi Artigiani aderente alla Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato.

Prese parte al 1° Convegno Interregionale degli Artigiani Fotografi organizzato dall'ARAFA a Chieti il 6 maggio 1974 nel quale l'associazione di categoria si fece promotrice di una serrata lotta all'abusivismo fotografico mediante richiesta alle amministrazioni pubbliche di procedere all'introduzione di un calmiere al rilascio delle licenze di fotografo ed alla creazione di una "patente di mestiere" con rilascio ai fotografi professionisti già operanti sul mercato della targa di "Fotografo Qualificato"

Con l'avvento della fotografia di massa si dedicò con maggior decisione alle riprese di posa in Studio e ai servizi fotografici forniti alla committenza privata durante le cerimonie religiose.

Accompagnò la propria attività professionale fotografica con il commercio al dettaglio di apparecchiature e materiale fotografico.

Ritiratosi dall'attività professionale nel 1979, continuò ad effettuare immagini fotografiche sino al 1981.

Trasferitosi a Bologna negli ultimi anni della propria vita, Luigi Dati tornò a Cellino Attanasio nel 1983, ove morì il 29 giugno all'età di settantasette anni.

Dalle immagini fotografiche dell'autore, scattate dal 1921 al 1981 con lo pseudonimo "Foto Addati", sono state realizzate alcune pubblicazioni attualmente conservate in copia presso la Biblioteca "Melchiorre Delfico" di Teramo :

- "Luigi Dati, opere fotografiche" libro fotografico pubblicato nel 1988 con il patrocinio del Comune di Cellino Attanasio e della Regione Abruzzo, per i tipi della "Tipolito Cantagallo" di Penne.

- "Dieci fotografi abruzzesi del Novecento" IX volume fotografico della collana abruzzese di fotografia storica "Scatti d'Epoca" fondata e diretta da Fausto Eugeni ed Emilio Trasarti pubblicato nel 2003 dalla Edigrafital Spa di S.Atto di Teramo e realizzato con la compartecipazione dell'Assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo.

Con le sue opere fotografiche sono state realizzate numerose mostre personali:

Il Comune di Cellino Attanasio nel 1988 ha istituito un concorso fotografico nazionale periodico dedicato alla memoria di Luigi Dati.

Commenti 1

Sala Celeste Bologna
11 anni fa
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