Giuseppe Bazzocchi inaugurerà la sua seconda personale, di quest'anno “ Corpo a Corpo “ a Sant’alberto di Ravenna, alla Casa Museo l’8 settembre.
Le opere esposte sono già state in mostra a Bologna nella primavera scorsa alla galleria Tedofra .
Nel catalogo si trovano scritti di : Matteo Accarrino, Bruno Bandini e Gaetano Cristino .
“Già, il “peso”. Ma le immagini hanno un peso? Se si osserva il modo di “fare arte” che accompagna Giuseppe Bazzocchi nel corso degli ultimi 15 o 20 anni si direbbe che le immagini che sostanziano la sua ricerca abbiano il peso della passione e della lotta, del desiderio e della speranza – qualche volta anche del fallimento.”
Bruno Bandini
“La grafica digitale di Giuseppe Bazzocchi, spesso impressa su plexiglass trasparenti e illuminata da led, assorbe e riflette il dolore della condizione umana e il male di vivere. Corpi lacerati, corpi mutilati, corpi violati, corpi disfatti, analizzati, marciti, nebulizzati e ricomposti in forme tragiche, mostruose e disperanti, denunciano gli effetti disumanizzanti di una violenza nel mondo che cresce in maniera esponenziale giorno dopo giorno.”
Gaetano Cristino
“Nell’analizzare l’opera di Giuseppe prevale l’occhio del pittore e non del critico, vedendo in tutti i suoi lavori quelle che sono le caratteristiche della pittura “tout-court”, il segno e il colore che le sono propri , anche se filtrati da un mezzo meccanico come il computer, che egli usa come una matita o un pennello.”
Matteo Accarrino
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