COLLETTIVA: Arte & Parole
ARTISTI: Romeo Albini - Gloria Baldazzi - Angela Consoli - Silvano Debernardi - Enrico Frusciante - Monos
Claudio Giuli - Carlo Lommi -Marisa Muzi - Sambiagio - Radice di Tre - Francesca Selvi
PERSONALE: di Rossana Carparelli “Viaggio Interiore”
A CURA DI: Sonia Mazzoli - STAFF: Silvia Cicio
READING DI POESIA DEDICATO A REMO REMOTTI
POETI: Maria Letizia Avato, Marco Belocchi, Stefano D’Angelo, Chiara D’Apote detta Apotheke, Alessandro Dall’Oglio, Francesco De Girolamo, Sandro Di Segni, Cinzia Marulli Ramadori, Cony Ray , Marisa Muzi, Angela Donatelli, Enrico Pietrangeli, Donatella Giancaspero
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Mercoledì 14 Ottobre - dalle ore 18.30 - 23.00
DURATA : Dal 14 al 26 Ottobre 2015
ORARI: Dalle 16.00 alle 19.00 - dal lunedì - al venerdì - ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com
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La Galleria GARD presenta da mercoledì 14 a lunedì 26 Ottobre la VII° edizione della mostra ARTE & PAROLE , esposizione di Arte Contemporanea, che racchiude al suo interno, come in una matrioska, la personale “Viaggio Interiore” di Rossana Carparelli, sono tredici gli artisti selezionati diversi per stile, linguaggi e tecniche usate, l'obbiettivo è creare un'esposizione ricca di generi artistici che rende omaggio alla parola creando una con-fusione tra comunicazione verbale e visiva, il comune denominatore delle opere in esposizione è l’unione dell'opera con la parola, intesa non solo come parola reale, ma come verso, poesia, a volte immaginaria, collegata inconsciamente all'opera stessa.
Artisti esponenti: Rossana Carparelli - Nasce a brindisi nel 1968. Socia dell' Associazione "Cantierimmagine”, coltiva la passione per la fotografia da sempre con un approccio totalmente istintivo. Tante le mostre collettive a cui ha partecipato, tra le quali “Dal virtuale al reale” nel Photoshow di Milano. Finalista nel concorso di National Geographic Italia 2011 e Silver Award per "The Better Photography 2012, nel 2011 ha realizzato il progetto “Viaggio interiore” con Damiano Malorzo. Nel 2014 "H2O in mostra" (patrocinata dall' Unesco) e nel 2015 " Il lavoro che c'è il lavoro che non c'è" entrambe collettive tenutesi a Brindisi.
Romeo Albini - Nasce a Benevento il 21 - 4 - 75. Si appassiona sin da piccolo alle Arti Applicate in particolare alla Pittura. Dopo aver frequenta il Liceo Artistico di Benevento, inizia a lavorare come animatore nei villaggi turistici, dove si occupa prevalentemente di scenografia e teatro, nel 2000 si trasferisce a Roma per dedicarsi alle sue due passioni artistiche, Teatro e Pittura. Insegna teatro nelle scuole materne ed elementari e con diverse compagnie, realizza spettacoli esclusivamente dedicati ai bambini. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, dedicando sempre una particolare attenzione ai molti materiali utilizzabili, raggiungendo così una sua tecnica personale. Le sue opere sono state presentate in occasione di Esposizioni Collettive in diversi paesi d’Italia, una sola esposizione personale nel 2005 a Fiuggi.
Gloria Baldazzi - Nasce a Roma e trascorre la sua vita tra la città eterna e la Maremma toscana. I suoi quadri, informali e materici, nascono come espressione di uno stato d’animo, di una visione della propria interiorità, ma anche come reazione al mondo esteriore che suscita comportamenti violenti e drammatici. I suoi dipinti, spesso monocromi, che tendono al marrone, al nero o all’azzurro, raramente al bianco nei suoi toni più vasti, le consentono di prendere il sopravvento rispetto a ciò che dipinge o al colore che utilizza, diventando così documento, arte di memoria, più che studio pittorico. Mette in gioco le specifiche proprietà dei materiali, per offrire a chi li osserva la sensazione di trovarsi dentro ad una dimensione del tempo trascorso. Far rinascere le cose del passato, dando loro una nuova funzione, le permette di provare sempre nuove pulsioni emozionali ed espressive. Ama per questo lavorare su tavole di seconda mano, facendo largo uso di oggetti già utilizzati, cortecce d’albero, stoffe, corde, sassi e quant’altro. Il piacere del recupero nasce in lei fin da bambina, seguendo l’insegnamento della madre, che aveva vissuto le due guerre mondiali e che, avendo provato in prima persona il significato del possedere poco, era abituata al riuso delle cose . Le è rimasta impressa una delle cose che la madre era solita fare: realizzare con vecchi guanti di gomma, ormai inservibili, degli utilissimi elastici, molto resistenti nel tempo. Una operazione che l’autrice tutt’oggi seguita a compiere.
Angela Consoli - Nata a Locorotondo (BA) nel 1973 consegue il diploma di Maturità d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte di Monopoli e nel 1997 il diploma di Laurea in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Bari. Consegue nel 2001 l’abilitazione all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte. Artista poliedrica che nell’espressione concettuale prepara incollaggi matrici di colore su supporti lignei. Di notevole impatto visivo la frammentazione scandita da ripetuti passaggi con tecniche e materiali differenti sempre ad ottenere una tridimensionalità tutta mediterranea. Sviluppa la sua ricerca nella rivitalizzazione di oggetti in disuso come residui di vecchie porte, piccole persiane, cassetti, semplici pezzi di legno , un tempo appartenuti a qualcuno, al quotidiano di qualcuno. Questi “contenitori di memoria” sono recuperati nei pressi di luoghi fortemente legati alla tradizione rurale del territorio pugliese ma abbandonati in epoca moderna: antiche masserie, trulli e lamie. Attraverso alchimie con altri oggetti di uso comune e interventi di stucco, acrilico, fotografie,messaggi verbali, videoinstallazioni, catrame e lacerazioni nella stessa materia,con una visione nuova, intensa e contemporanea Angela Consoli rimette in gioco questi “pezzi di vita”. Le sue opere sono complesse, stratificate, portano in superficie da una base di legno o di juta diverse ere fatte di stucco , smalti, acrilici, tesi al raggiungimento di un poetico quanto polimaterico informale concettuale. Numerose e differenti le esperienze in personali e collettive di pittura e incisione in Italia e all’estero. Si occupa anche dell’organizzazione di eventi artistici; cura nel 2004 il percorso visivo di “Artitria “ Festival dell’Arte della valle d’Itria. Dal 2005 organizza e dirige il progetto Internazionale “ Porta Mediterraneo - giornate di ricerca artistica internazionale". Il progetto si divide in due fasi,il workshop, che si tiene alla Masseria “Santanna” in una contrada di Monopoli, ha la durata di dieci giorni e ospita ogni anno una quindicina di artisti stranieri e italiani che sperimentano e condividono idee, esperienze e realizzano opere in residenza (fotografie, dipinti, installazioni, sculture, video) e la mostra multimediale in cui le opere vengono esposte al pubblico..
Silvano Debernardi - Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni
Enrico Frusciante - Nato a Terracina, consegue la Maturità Artistica nel 1975 presso il Liceo Artistico Statale di Latina. Dal 1974 inizia l’attività espositiva che lo porterà in giro per l’Italia e nel 1986 allestisce la sua prima personale a Latina. In quella occasione presenterà opere (principalmente b/n a matita) dal forte accento realista-fotografico, sentendo ancora forte l’influenza degli insegnamenti ricevuti al Liceo. Alla ricerca di una sua personale linea espressiva, nel 1985 inizia ad indagare le possibilità tecniche che il mezzo fotografico gli può offrire. Stimolato infatti dall’uso che ne fanno della fotografia artisti come Man Ray, Luigi Veronesi, ma prendendo spunto soprattutto dalle prime lastre fotografiche di Daguerre incontrate per caso in un vecchio libro di fotografia diversi anni prima, inizia a disegnare con la luce direttamente sulla carta fotografica. Questa ricerca gli farà incrociare e sperimentare situazioni passando continuamente dalla camera oscura al cavalletto e viceversa . Inizia così la sua indagine sul reale e sulla realtà, sulle loro molteplici sfaccettature e punti di vista. Partendo quindi dalla serie delle “Strutture” del 1989-90 in cui si evidenziavano, estraniati dal contesto, quei nodi cruciali nascosti gelosamente nell’insieme dei segni costituenti la struttura totale, si passa a quella delle “Presenze” 1991-93 in cui le forme consumate, bloccate per sempre, incidono il piano, lo scavano con la varietà dei loro segni, rivelano la loro morfologia, in un’alternarsi di pieni e vuoti, positivo e negativo. La ricerca “Frammenti” ha inizio nel 1996 e continuerà in diverse forme fino alle soglie del 2009. In questa serie pittorica, pezzi di riferimenti naturalistici vagano all’interno della superficie, alla ricerca di un loro nuovo equilibrio formale. Nel 2009 inizia ad indagare la qualità ed essenzialità del carattere da stampa, le sue possibilità strutturali e di composizione, la sua eleganza formale e la forza espressiva che in tutta la sua scarna presenza riesce a dare all’insieme. Dal 2011 il suo impegno è volto alla ricerca delle connessioni e contaminazioni tra linguaggio multimediale e quello della tradizione. Il carattere da stampa e le immagini che si trasformano in impulsi elettrici, pixel che compongono o frantumano informazioni sia scritte che visive, immagini che contengono texture luminose e che da esse sono costruite in una sequenza di impulsi vivi e variabili.
Claudio Giuli - Classe 63, nasce a Roma dove vive e lavora .Sempre alla ricerca di sguardi, ombre, corpi che comunicano attraverso la loro verità, i suoi scatti divorano sensazioni . Esplodono, volano sulla strada, tra i muri, nelle luci e nelle ombre. Amante del bianco e nero … Odia, anche se può servire Photoshop… non si definisce un’artista, ma solo “ Un gran curioso della bellezza …” Lavora prevalentemente in digitale, ma con se ha sempre un analogica a pellicola … perché parte tutto da li…
Carlo Lommi - Nato a Roma nel 1973 in una famiglia di artisti, ha cominciato a dipingere prima di parlare e a scrivere; ha studiato e studia principalmente da autodidatta, ma anche sotto la guida dei maestri Giulio Mogherini (scultore) nei primissimi anni di questo millennio e Rosa Madonna (pittrice e scultrice), il cui studio frequenta tutt'ora. Dipinge le immagini che si creano nella sua mente, parlando dei demoni che sovente incontra durante la vita.
.Tiziana Monoscalco - Conseguito il diploma di Maestro d’Arte Moderna a Roma 1999 , sceglie Monos come nome d’arte e decide di dedicare le sue energia esclusivamente alla pittura. Comincia così un percorso di sperimentazione, si dedica inizialmente a nature morte paesaggi, per poi approdare e far sua una tecnica personale, decisamente informale, le sue opere sono spesso realizzate con l’utilizzo di materiali di scarto, vecchie tele di sacco, stoffe di lino, uniti con rammendi, lacerazioni e bruciature. L’artista costringe la materia ad esprimersi, a organizzarsi in maniera sempre nuova e imprevista. Ha partecipato ad esposizioni e premi in tutta Italia.
Marisa Muzi - Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.
Maria Letizia Avato - In arte Sambiagio comincia la sua attività artistica a 13 anni quando, come un gioco, collabora con una casa editrice di fumetti romana, per la colorazione delle tavole. Predilige da subito il disegno grafico e si esercita con impegno certosino nella riproduzione delle illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré, sino a sviluppare una sua personale tecnica che finalizza alla creazione di disegni a china in formati medio/grandi. Le tematiche sono prevalentemente ispirate al sogno e al surreale. Alcuni fra i suoi maestri ispiratori sono Magritte, Escher, Man Ray, cui si aggiungono Ansel Adams, Elliott Erwitt e lo stesso Man Ray per la fotografia che rappresenta un altro dei suoi interessi artistici maggiori. Negli anni ottanta frequenta il corso di disegno presso l’Accademia di San Luca a Roma ed espone nel medesimo periodo sia i propri disegni che le fotografie. Negli anni novanta rallenta la propria attività di disegnatrice per dedicare maggiore attenzione alla scrittura. Partecipa a numerosi concorsi letterari ottenendo discreti riconoscimenti con la pubblicazione dei suoi racconti e di alcune poesie in antologie. Nel 2008 pubblica il suo primo libro Incontri, una raccolta di 18 racconti brevi e nel 2012 il suo secondo libro Confini Mutevoli che partecipa alla fiera del libro di Roma 2012. Ha ripreso l’attività artistica nel corso del 2012/2013, avviando un nuovo progetto cui è stato dato il nome PIMPOPERA, elaborazione dada-kitsch dei cloni delle opere classiche (le meglio note statue souvenir in vendita presso gli ambulanti e i negozi del centro romano) cui conferisce, con deferenza e irriverenza, nuovo volto e significato. Le PIMPOPERA sono state esposte nel 2013 nell’ambito di numerose manifestazioni d’arte tra l’altro presso il Caffè Letterario di Via Ostiense, presso la Takeaway Art Gallery, presso la galleria Synergy Art, Presso Officine delle Arti Open Market e altri ancora. Dal 2014 ha ripreso a disegnare utilizzando la china, la matita, il carboncino ed introducendo qualche sporadica nota di colore. Alla fine del 2014 avvia insieme all’artista beneventano Romeo Albini il progetto PORTE nel quale si coniugano la passione per la per la fotografia e il disegno di Sambiagio con la pittura ad olio di Romeo Albini. Il progetto, giunto al suo primo step, è stato inaugurato nel settembre del 2015 presso la galleria Gard di Roma. Tematiche preferite: il sogno, il grottesco, l’ironico, il mistero, i confini e gli sconfinamenti.
Radice di Tre - Nasce dall'incontro di Paolo Marianelli e Ugo Spagnuolo, è un duo artistico che coopera nella produzione d'installazioni che coinvolgono il pubblico ponendolo al centro di un evento-azione. Reagendo agli input proposti da Radice di tre, lo spettatore offre con la sua presenza una traccia di se facendo ricorso alle proprie emozioni, alla propria creatività. Le installazioni di Radice di 3 si caratterizzano per la presenza costante della Cabina mezzo di raccolta, "camera delle meraviglie" che di volta in volta assume funzioni diverse. Da simulacro dove indisturbati i visitatori possono scrivere i loro pensieri a luogo di pulizia ed espiazione delle proprie colpe, da cabina di voto-volo per il teletrasporto a cassa da imballaggio di bottiglie da colmare con vuoti di memoria. Non priva di umorismo la riflessione degli artisti sui meccanismi della società odierna si fa a volte pungente mettendo in discussione la condizione etico-morale dell'uomo contemporaneo e del cittadino.
Francesca Selvi - Nata nel 1965 a Roma, dove vive e lavora. Diplomata all’Accademia di Belle Arti nel 1990, intraprende vari percorsi artistici: come pittrice, scenografa, musicista, decoratrice e restauratrice. Dal 1996 lavora in RAI come decoratrice scenografica e nel 2011 vince il Concorso a Cattedra come docente di Arte e Immagine. Ha realizzato due mostre personali: “Fior di Donne” a Palazzo Valentini nel 2009, e “Stop” alla Città dell’Altra Economia nel 2013. Attualmente si dedica alla pittura e all’insegnamento.
A Remo…
La Galleria GARD, a pochi mesi dalla morte di Remo Remotti, straordinario testimone di una Roma che appare in procinto di scomparire anch’essa definitivamente, con la sua vorace voglia di vita, la sua carnalità ma anche la profonda umanità e generosità, vuole a lui dedicare una serie di mostre che già lo videro nel passato, appassionato, dissacrante e funambolico parlatore, padrino delle stesse. La prima delle mostre a lui dedicate è proprio Arte & Parole che raccoglie il mescolarsi, in una suggestiva armonia, dall’arte visiva alla poesia. Lui, Remo Remotti, proprio attraverso la sua poetica lirica e triviale, astratta e concettuale, appassionata e disincantata – tipica di un certa romanità che appartiene ormai al mito – aveva riempito di vitalità, amore e passione le inaugurazioni di alcune fra le mostre organizzate in passato a GARD e anche quest’anno, rendendo a lui omaggio, si è pensato a tal fine di coinvolgere attori e poeti che, vuoi leggendo e interpretando brani di Remotti, vuoi attraverso la lettura delle proprie composizioni, saranno lo straordinario coronamento di una serata fatta d’ Arte & Parole.
Parte della serata inaugurale verrà dedicata ad un reading poetico curato da Marco Belocchi e Maria Letizia Avato, che ospiterà alcuni fra i più significativi nomi della poesia contemporanea italiana da Francesco De Girolamo a Enrico Pietrangeli, da Donatella Giancaspero a Sandro di Segni, Cony Ray e tanti altri.
Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’anno sempre contraddistinta.
Ufficio Stampa - Silvia Cicio
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