La mia ricerca attuale indaga il tema della percezione del sé che si traduce con una monocromia bianca che rappresenta il vuoto, intorno o dentro, il nulla, l’impalpabile. Utilizzo il plexiglass nella sua trasparenza e consistenza, in un continuo passaggio fra luce e ombra. Nell’uso di trasparenze, rifrangenze e specularità s’identifica l’immateriale in una possibile nuova vita, alla ricerca di una verità oltre la verità. Questi elementi sono il centro propulsore di un nuovo personale linguaggio da vedersi come sensori di percorsi che si muovono lungo la sottile linea di confine della nostra sfera interiore”.
L’utilizzo di lettere, il principale simbolo che dà origine nella nostra cultura alla catena dei significati, con il proprio rimandare ad altro, simboleggiare, dire, è un chiaro rimando al confine tra io e mondo, luogo in cui si colloca necessariamente il dialogo.
Aldo Torrebruno
LaParola@Carmela
Qual è il ruolo che le Arti Visive hanno oggi, all’interno della società?
Le Arti Visive svolgono oggi un ruolo importante all’interno della società. L’utilizzo delle nuove tecnologie e gli avanzati modi di diffusione promuovono lo sviluppo e la conoscenza di varie forme d’arte a livello mondiale. In questo processo evolutivo, tuttavia, emerge che le convenzioni deputate ad aiutare e a definire l’identità personale dell’artista sono state superate. Il percorso di legittimazione individuale è perciò molto difficile e faticoso.
Non tutti, quindi, avranno l’opportunità di realizzarsi socialmente come artisti.
Quale rapporto deve avere il tuo lavoro con lo spazio espositivo?
Il rapporto fra il mio lavoro e lo spazio espositivo è sempre molto importante. La relazione tra l’opera e lo spazio deve essere intrinseca, inscindibile e interagente.
Non si tratta mai di riempire lo spazio con l’arte, ma di far vivere l’opera all’interno dello spazio in una visione di interscambio con esso. Una sinergia dunque che favorisce una più completa fruizione dell’opera.
Come vedi oggi il rapporto tra artista e rete web, che ancora una volta mette in discussione l’unicità dell’opera riproducendola e diffondendola?
Uno degli aspetti positivi e indiscutibili dell’era digitale è la facilità con cui avviene la divulgazione delle opere nel mondo. Io non sono contraria all’utilizzo della rete Web come mezzo di diffusione d’arte; credo, tuttavia, nell’unicità dell’opera nei suoi aspetti più peculiari. Pertanto ritengo sia necessario che sia stabilita una norma che ne tuteli la singolarità.
Carmela Corsitto si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Agrigento. Esordisce negli anni 80 con la pittura figurativa e il disegno. Dagli anni ’90 a oggi la sua attività spazia dall’installazione, al libro d’artista, alla fotografia e alla video-installazione. Espone in mostre nazionali e internazionali, sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
6 – 23 giugno 2016
Spazio espositivo microLive @Circuiti Dinamici
Via Giovanola, 21/c Milano
+INFO http://www.microbo.net/event/carmela-corsitto
ALBUM http://www.microbo.net/album/20160606corsitto
Wunderkammern effimere
Curatela | Anna Epis e Aldo Torrebruno
Presentazione | Anna Epis
Allestimento | Anna Epis e Lorenzo Argentino
Partners | microbo.net | Circuiti Dinamici Milano
ebook | https://issuu.com/microbo/docs/carmelacorsitto
Foto dell’ebook | Carmela Corsitto, Lucia Biolchini, Emilia Franchini.
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