L'artista nasce nel 1965 ad Avellino e dal 1990 vive e lavora a Grosseto. Con lei tre sono le generazioni della sua famiglia interessate all'arte, a partire da suo nonno, il famoso scultore Antonio Tammaro, come ricorda lei stessa: “Mia madre era un'insegnante d'arte e dipingeva ma il vero artista era mio nonno Antonio Tammaro, pittore e scultore affermato. Perciò sin da piccola ho respirato aria d'arte in casa ed ha avuto un'influenza molto forte su di me. La passione iniziale si è trasformata in una professione alla quale ho dedicato il tempo, l'educazione e lo studio necessari per intraprendere questo percorso” (dall'intervista che le ho fatto il 28 dicembre 2011).
Dopo aver frequentato l'Istituto d'arte si è laureata in scenografia all'Accademia delle Belle Arti di Napoli e ciò, naturalmente, ha avuto una notevolmente influenzato la sua formazione e il suo stile, sia come curatrice di mostre d'arte che di pittrice.
Conosciuta per il suo assiduo impegno nel cercare di favorire la divulgazione dell'arte, con perspicacia e capacità intellettiva, ha concepito diversi eventi culturali e numerose sono le sue esposizioni personali.
“Se osserviamo la sua opera notiamo sulla tela l'agitazione e lo sconvolgimento dei colori utilizzati che ben si sposano con le forme geometriche, tanto singolari quanto impreviste, che impiega allo scopo di dialogare con lo spettatore” (A. Pèsare).
La sua energia ci travolge e ci invade e, come asserisce il professor Rosario Pinto, quello di Antonella è “un immaginario artistico che, pur evitando di allontanarsi premeditatamente dalla rappresentazione reale del fenomenico, non indulge tuttavia a coltivare un legame intrinseco con l'oggettualità del dato, dirigendosi piuttosto a cogliere l'oggettiva delle cose”.
La mostra, ad ingresso libero, è visitabile fino al 17 marzo 2013 dalle 17, 00 alle 19,30.
Galleria Eventi, Via Varese 18 Grosseto 58100
6 marzo 2013
Comunicato stampa a cura di Antonia Pèsare
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