Le opere di Mauro Ceselli mostrano l'emozione del suo inconscio che trasforma in immagini dirette a colpire lo stato d'animo dell'osservatore. Ceselli dipinge con l'anima, senza curarsi della forma e delle tendenze di mercato. Appena ci si trova di fronte alle sue tele si viene catapultati in una dimensione che non appartiene al nostro tempo: non vi è traccia del presente e si percepisce qualcosa di misterioso, affascinante ed inquietante. Forte lirismo evocativo. (Antonia Pesare).
Benvenuto Mauro. Com'è nata in te la passione per l'arte e quando hai avvertito la necessità di iniziare a dipingere?
Premettendo che l’interesse per l’arte c’è sempre stato, ho iniziato il mio percorso artistico dopo i trent’anni. Inizialmente mi sono dedicato al figurativo ma mi sono subito reso conto che non trovava appagamento la mia necessità di rappresentare le mie sensazioni ed emozioni. Avevo bisogno di liberare la mia voglia di “colorare” le emozioni.
Parli del desiderio di “colorare” le emozioni: cosa rappresenta per te il colore e qual è il tuo preferito?
Non esiste un colore che preferisco ma tutti sono importanti a seconda del preciso momento in cui li utilizzo. Forse, riguardando le mie opere, mi rendo conto che prediligo il rosso perché mi fa ripensare alla vitalità e alla forza che impiegavo nell'atto del dipingere l’opera.
Come nasce l'ispirazione?
L’ispirazione nasce sempre nell’osservare ciò che ci circonda e riuscire ad ascoltare il proprio io per tradurlo in colori.
Le tue opere sono parte di un percorso o provengono dall'istinto?
Tutte le opere fanno parte del percorso della vita e sono la rappresentazione, con i colori, dello stato d’animo che vivo in quel preciso momento.
Chi apprezza le tue opere?
Devo riconoscere che la mia non è un arte di facile apprendimento ma, nonostante ciò, sono molte le persone che apprezzano quello che faccio.
Tecnicamente segui un metodo preciso quando cominci un'opera?
All’inizio un'opera è solo un idea, poi trasformo in colori le mie sensazioni. Verso il colore, sempre molto pastoso e mischiato con vari materiali, sul supporto (tavole o tele) e poi inizio creare muovendolo, ruotando, togliendolo. Molto spesso lo faccio con le mani perché il contatto trasmette delle sensazioni di vitalità che non riesco ad avere con l’uso dei pennelli.
Progetti, eventi e mostre in cantiere attualmente?
Ho appena concluso una bipersonale presso l'AGAF insieme all’amica Michela Volpini ed abbiamo riscosso un grande successo. Il prossimo impegno è la partecipazione ad un evento denominato “VIA VAI” sempre a Grosseto organizzato da te. Nel mese di luglio, invece, avrò il piacere d’esporre le mie opere insieme ad alcuni amici prima in una bellissima Galleria d’Arte nel centro storico di Bolsena e, a seguire, in una splendida Chiesa sconsacrata di Bagnoregio.
1 giugno 2012
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