Intervista a cura di Antonia Pèsare
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CRISTINA MAMBRINI
L'ARTE E' EMOZIONE
Cristina Mambrini è nata a Grosseto nel 1964, città dove vive e lavora. L'ho incontrata per la prima volta l'anno scorso presso l'Associazione Grossetana Arti Figurative.
Ho deciso di intervistarla per renderla nota anche a chi ancora non ha avuto il piacere di conoscerla. Ciò che mi ha subito colpito di Cristina è stato “il movimento naturale dei suoi soggetti che viene reso con chiara abilità e competenza. Una pittura dai toni scuri e da un segno accurato e preciso. Le sue opere sono dotate di profondi desideri, sentimenti, infiniti ricordi. Preziosi dettagli. Una tecnica impegnativa che sfodera un potente realismo, volto a sfociare in un romantico divenire della situazione raffigurata” (Antonia Pèsare, Storico dell'Arte).
Cristina una pittrice affermata infatti ha esposto in varie città d'Italia e all'estero in mostre personali, collettive e rassegne, ottenendo premi e riconoscimenti di rilievo. E' presente nel Catalogo d'arte l'Elite nel 1993, 1994, 1996; nel Dizionario Enciclopedico d'Arte Contemporanea Artisti 1993, 1994, 1995 e 1996; nel Catalogo ufficiale dell'Arte Contemporanea italiana Top Arts edizione 94, nel libro Pittori Toscani, nel libro Arte Italiana dal 900 ad Oggi (anno 2000). E' stata recensita su giornali, riviste e cataloghi da vari critici, tra i quali ricordiamo: Annarosa Del Corona, Giuseppina Scotti, Donat Conenna, Flavio Puviani, Maurizio Vanni, Giampaolo Serra, Giuliano Sagradini, Giorgio Calandra, Bruna Bonfante ed altri.
INTERVISTA
1) Chi sei e cosa fai?
Mi chiamo Cristina Mambrini sono una persona che ama profondamente l'arte e che ne ha fatto una parte fondamentale della sua vita, è sempre molto difficile parlare di se stessi ma credo con questo di avere risposto. Cosa faccio? Dipende dai giorni, a volte passo davanti alle tele con la voglia di essere altrove, altre mi avvicino al cavalletto e inizio a dipingere continuando per ore e ore senza accorgermi che il tempo scorre veloce.
2) Hai una formazione artistica oppure sei una autodidatta?
Se per formazione artistica si intende un diploma d'arte, no, sono una autodidatta che si è catapultata nei libri, ho studiato per colmare le lacune che, ovviamente, frequentando un istituto d'arte non dovrebbero esserci. Non solo: ho imparato a lavorare ininterrottamente per sopperire a quei trucchi del mestiere che un insegnante può trasferire al suo allievo, velocizzando i progressi nel lavoro.
3) Cosa o chi ti ispira?
Tutto e niente: l'ispirazione mi è data da tutto ciò che è parte del mio mondo come leggere una poesia , ascoltare della musica, sognare, piangere, ridere...... ma, molto spesso, l'ispirazione proviene dal silenzio: è uno spazio della mia vita che riesco a trovare anche nella più completa confusione, è come se ad un certo punto mentre guardo la tv staccassi la spina e dallo schermo nero continuassero a viaggiare immagini che danno vita alle mie opere.
4) Quali sono i temi delle tue opere?
Io, durante la mia carriera artistica, ho spaziato ed ho cercato di dare vita ai più svariati temi: dal figurativo classico con i paesaggi rurali, al surrealismo - raffigurando spesso strumenti musicali - fino ad arrivare alla pittura di oggi che è un misto tra l'arte non figurativa e ciò che è reale. Tra tutti i temi che ho affrontato quello che amo di più è rappresentare la figura femminile nella sua sensualità moderna ma un po' retrò.
5) Hai realizzato ritratti di bambini e di adulti, grandi dipinti, utilizzato acrilici e acquerelli. Quale tecnica esprime meglio la tua personalità?
Credo che tutte esprimano la mia personalità perché io sono una persona molto determinata e “ferma” nelle decisioni della vita, poco consona ai cambiamenti ma l'arte mi permette di affrontare sfogare, al contempo, la mia voglia di “cambiamento” proprio perché posso decidere di affrontare, se e quando voglio, una tecnica diversa, lontana da certi luoghi comuni dell'arte che vorrebbero che un artista si dedicasse ad una sola.
6) Di cosa ti stai occupando attualmente?
In questo momento sono in una fase in cui sto cercando di approfondire i contrasti tra il nero e gli altri colori, ho iniziato con i bianchi , poi i rossi e chissà cos'altro troverò.
7) A quale artista del passato vorresti essere paragonata e perché?
Non è assolutamente presunzione ma non vorrei essere paragonata a nessuno artista del passato, primo perché loro sono nei musei e credo che oggi nessun artista, non me ne vogliano, abbia la possibilità di dare all'arte ciò che i grandi maestri hanno già dato. Secondo, perché ognuno di noi ha maturato nella propria arte il suo percorso di vita che è diverso dagli altri: le esperienze vissute, l'epoca in cui vive, la propria interiorità, la capacità di trovare nell'arte un mondo che non può appartenere ad altri e dove gli altri non possono entrare.
8) Progetti futuri?
Difficile. In questo momento dove tutto può essere niente è un po' difficile pensare al "poi faccio". Io non sono abituata a fare progetti, me lo ha insegnato la vita. L'unica cosa che posso fare è quella di continuare a trovare piacere nel mettermi davanti al cavalletto, di dare vita alle mie emozioni e se riesco a trasmetterle agli altri credo di aver realizzato uno dei miei progetti più importanti perché l'altro è vivere la vita con le persone che amo.
“Arte è una parola che per me vuol dire mondo, il mio mondo, dove nascondo la mia anima e traggo tutta l’ispirazione che avvolge i miei pensieri. E' un angolo nel mondo che io mi sono ricavata e dove posso essere me stessa, lontano dai pensieri che in questa esistenza ti fanno a volte sentire fuori posto. È un frammento di universo, dove i colori prendono vita, trasportati dalla fantasia e da tutti i sentimenti che fanno parte dell’esistenza di un uomo”. Cristina Mambrini
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