Spazio San Giorgio
via San Giorgio 12/A, Bologna
www.spaziosangiorgio.it
Opening Sabato 17 Novembre, h. 18.00
dal 17 Novembre al 1 Dicembre 2012
Orari di apertura:
Martedì-Venerdì 11.00-13.00 / 17.00-19.00
Sabato 17.00-19.00
Dal 17 novembre al 1 dicembre 2012 Spazio San Giorgio di Bologna si trasformerà in un “Paese delle Meraviglie”, un luogo fantastico e immaginario popolato da coniglietti, pinguini, coccodrilli, panda, coccinelle, rane e animaletti che vivono in boschi, laghi e montagne fatate dove in cielo si vedono nuvole e sfere. Sfere??....
Ma facciamo un passo indietro.
Il mondo che proponiamo e che invitiamo ad esplorare è quello di PAO, già noto ai milanesi per le sue “decorazioni non autorizzate” su paracarri stradali che da grigi oggetti di cemento si trasformarono in simpatici pinguini colorati, ognuno con la propria espressione, buffa e ironica, in grado di regalare un sorriso ai passanti in una Milano tutt'altro che allegra e colorata. Era il 2001.
I suoi panettoni, dipinti fugacemente e clandestinamente per strada, erano lì per contrastare un grigiore diffuso, per avvicinare la gente al colore e all'arte, per parlare alle persone di un nuovo modo di vivere la città, di vedere le strade, i palazzi, la vita di tutti i giorni...
Forse è street art o forse no, di sicuro si tratta di un' arte vicina alla gente, capace di comunicare con linguaggio semplice ed immediato a tutti, bambini, anziani, uomini e donne, persone di ogni rango e provenienza. Il perchè è semplice, PAO è un outsider, non appartiene ad alcuna corrente e allo stesso tempo le racchiude tutte...è senza origine e senza etichetta. Autodidatta, non si lega ad alcun movimento ed è capace di passare dal muro alla tela senza alcun problema. Sono solo supporti... Infatti la sua firma la ritroviamo anche su oggetti d'uso comune, sculture e installazioni. E' un “passaggio dimensionale”, come lo definisce lui stesso, in cui rompere le barriere e inserire l'arte nella vita di ogni giorno, dando a tutti la possibilità di abbracciare un'opera, di bere in una tazzina d'autore, di “usare” la creatività giorno per giorno.
Ecco che vedremo un coccodrillo silenziosamente apparire dal pavimento, un pinguino-samurai a guardia della mostra e una generazione di coccinelle che terranno compagnia ad altri fantastici protagonisti di opere su tela, il tutto in un clima allegro e gioviale, onirico e surreale.
La flessibilità di questo giovane artista è la sua forza, il suo punto di partenza e anche di arrivo, una flessibilità a tutto tondo....il suo MondoTondo.
Oggi PAO ci presenta un ciclo di opere recenti in cui è evidente un lavoro di maggiore introspezione e riflessione, dove riesce sapientemente a riprodurre il suo universo fantastico attraverso una scelta dei soggetti e dei colori ponderata, non dettata solo da una veloce e spontanea gettata di colore per la strada, ma da un'attenta valutazione del disegno e dei suoi componenti, dall'inserimento di elementi surreali in ambientazioni realistiche e naturalistiche, spingendo gli osservatori sempre più in profondità all'interno della sua immaginazione.
Il suo mondo sarà accessibile e fruibile da tutti. Non perdetelo.
Giorgia Sarti
Pao è nato nel 1977 a Milano, dove vive e lavora.
Si forma in teatro come macchinista, fonico e tecnico di palcoscenico con la compagnia di Franca Rame e Dario Fo. Studia e lavora presso i laboratori del Teatro alla Scala di Milano e nel 2000 realizza i suoi primi interventi di Street Art.
Nel 2005 fonda Paopao Studio, come naturale conseguenza della sua attività artistica e in breve tempo arrivano numerose collaborazioni con diverse aziende. Dopo l’incontro con la graphic designer Laura Pasquazzo, lo studio si sviluppa ulteriormente operando in differenti campi, grafica, web design, allestimenti e decorazioni, merchandise, produzione e promozione di oggetti.
Dal momento dell’avvio della sua attività artistica espone in mostre personali e collettive. Nel 2007, dopo la mostra “Street Art Sweet Art”, allestita al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano, la crescente attenzione verso il suo lavoro, la cui caratteristiche distintive rimarranno costanti, lo porta a esporre in spazi pubblici, musei e gallerie private, in Italia e all’estero.
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