Mostre, Ravenna, 19 May 2012
Superata la dicotomia che vede il buio perdersi negli abissi di luce, Cantiello ripropone su tela il suo universo concettuale. Si parte dai manichini che diventano i veri protagonisti del rappresentato, fino ad arrivare ad una figurazione che pone il suo accento su volti di uomo e di donna per poi affrontare il tema sempre molto delicato legato alla spiritualità. il Maestro si confronta ed esce sempre vincitore da ogni sfida. Ad un’autentica figurazione classica che dà molta importanza alla correttezza del segno, non lasciandolo vagare nei labirinti folli del non conosciuto, si lega un sapiente utilizzo della cromia..
Salvatore Russo
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